Il territorio del 98% dei comuni toscani sono esposti al rischio di frane e alluvioni, e nelle province di Firenze, Livorno, Lucca, Massa, Pisa Pistoia e Prato questa percentuale sale al 100%. E’ il dato che emerge da Ecosistema rischio 2009, indagine sui rischi idrogeologici del territorio effettuata da Legambiente e presentata stamani a Firenze dal responsabile dell’ufficio scientifico dell’associazione Giorgio Zampetti e dal presidente regionale Piero Baronti. Dallo studio risulta che i comuni interessati da rischi idrogeologici sono in Toscana 280 e che l’edificazione di strutture all’interno delle zone di espansione naturale dei corsi d’acqua un fenomeno in costante crescita e diffuso ormai endemicamente in tutta la Regione. Segnali positivi arrivano invece, secondo l’indagine, sul fronte della pianificazione delle emergenze idrogeologiche e dell’organizzazione della protezione civile locale: il 95% dei comuni ha infatti predisposto programmi d’emergenza con il quale affrontare le situazioni di crisi, e l’81% delle amministrazioni ha aggiornato questi piani negli ultimi due anni. La Toscana una regione caratterizzata da generalizzata fragilit territoriale, da un ottimo sistema di gestione dell’emergenza, ma anche da forti contraddizioni – ha commentato Zampetti -: il fatto che la presenza di costruzioni nelle aree a rischio sia diffusa endemicamente grave, ed in pi, secondo il nostro studio, soltanto il 39% dei comuni svolge un lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico. Per Baronti, Alla fragilit del nostro territorio regionale non si accompagna, purtroppo, una lungimirante politica di prevenzione. Piuttosto, spiega, assistiamo a politiche di gestione di acque e suolo sbilanciate sull’emergenza, anzich sulla manutenzione ordinaria del sistema fluviale e su una corretta pianificazione urbanistica. (ANSA).
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