CRISI: CCIAA MB, CASSA INTEGRAZIONE RIDUCE BUDGET PER ALIMENTI

La crisi si riflette sul carrello della spesa. Secondo quanto emerge da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, la cassa integrazione ha modificato le abitudini di acquisto delle famiglie italiane, riducendo di circa 50 euro al mese – vale a dire circa il 10% – il budget destinato alla spesa alimentare. E, sempre causa cassa integrazione, sale il numero di quelli che nell’ultimo anno con la crisi avevano gia’ cambiato il luogo della spesa, preferendo discount e ipermercato passando dal 21% al 28,4%. In particolare, le famiglie che cercano un risparmio consistente nei discount raggiungono il 17,6% (erano il 13%), quelle che passano agli ipermercati arrivano al 5,4% (erano il 4%). In crescita anche chi sceglie di fare la spesa al mercato (dal 2% al 2,7%). E aumentano, a causa della cassa integrazione, anche le famiglie che cambiano i prodotti scegliendo le promozioni e i generi di primo prezzo, passando dal 36% al 42,1%. Le famiglie che optano per le promozioni crescono dal 24% al 28,1% mentre chi acquista prodotti di primo prezzo passa dal 12% al 14%. Le abitudini di acquisto delle famiglie cambiano soprattutto nelle regioni dove la cassa integrazione incide quasi il doppio rispetto alla media italiana: Lombardia, Abruzzo e Piemonte. Le riduzioni maggiori sul budget destinato alla spesa alimentare si registrano invece in Campania, Sicilia, Calabria e Puglia: tutte regioni in cui l’incidenza della spesa alimentare sulla spesa media mensile delle famiglie risulta piu’ elevata.asca

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