?Ormai ci stanno abituando ad un mondo costruito sull?informazione drogata – dichiara Mauro Fuso, segretario generale della CDLM di Firenze – a giorni alterni la crisi appare e scompare.Oggi scopriamo di nuovo ?improvvisamente? che la ripresa in Toscana sar lenta e difficile.Purtroppo niente di nuovo nello scenario che ci fornisce Confindustria Toscana e Unioncamere: da tempo andiamo dicendo che la crisi profonda, tocca tutti i settori e pertanto risalire ai livelli del 2007 obbligher tutti ad un lungo percorso.Gli interrogativi riguardano ci che far ciascuno in questo percorso per evitare la riduzione del patrimonio produttivo e professionale, la scomparsa di lavoratori e imprese e soprattutto ci che il territorio fiorentino in grado di mettere in campo nelle politiche di contrasto della crisi.Credito e Ammortizzatori Sociali sono necessari per l?emergenza, ma serve anche avere un?idea di crescita sostenibile per il futuro.L?occupazione nei primi sei mesi del 2009 scesa in Provincia di Firenze negli avviamenti al lavoro del 30%. Ciascuno deve avere piena coscienza delle proprie responsabilit verso il territorio.Le istituzioni devono poter trovare quella coesione larga nel governo locale che non pu fermarsi ai confini comunali, dare slancio anche al completamento delle infrastrutture di cui vi assoluto bisogno nel rispetto delle procedure e delle decisioni condivise.Le infrastrutture oltrech essere necessarie al territorio, alle sue capacit competitive e di attrazione degli investimenti, darebbero un impulso positivo all?economia della nostra provincia.Le imprese hanno davanti a s la sfida del ?cosa? e del ?come? produrre , con il sostegno delle risorse per la formazione e con gli stimoli del mondo della ricerca e dell?innovazione.Il sindacato, conclude Mauro Fuso, ha il compito di rappresentare e tutelare, nel reddito e nella condizione, un lavoro frantumato, che va riducendosi quantitativamente e che invece deve trovare sbocchi e occasioni di impiego.Queste azioni congiunte possono mantenere quella coesione sociale necessaria per affrontare il lungo percorso di risalita che abbiamo davanti. ?
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