Il vescovo di Livorno, Simone Giusti, auspica che la vicenda della raffineria Eni di Livorno sia affrontata a livello nazionale, in ambito governativo, per arrivare a una soluzione positiva che riesca a privilegiare il benessere e la dignit delle persone, rispetto alla massimizzazione del profitto di un’azienda, tuttora a prevalente controllo statale. Lo rende noto un comunicato della diocesi livornese. Il vescovo, che stamani ha incontrato il sindaco di Collesavetti (Livorno), Lorenzo Bacci, aveva gi manifestato la sua vicinanza ai lavoratori in passato chiedendo di celebrare la messa del primo maggio all’interno della fabbrica, richiesta poi respinta per motivi di sicurezza dai vertici dell’Eni. L’etica – si legge nella nota della curia – deve prevalere sul profitto, la tutela dell’occupazione sulla speculazione finanziaria. Inoltre, Giusti, nell’inontro con Bacci, ha ricordato anche un passo della recente enciclica nel quale il Papa ha affermato che il primo capitale da salvaguardare e valorizzare l’uomo, la persona, nella sua integrit : l’uomo infatti l’autore, il centro e il fine di tutta la vita economico-sociale. Infine, il vescovo ha assicurato la sua presenza al Consiglio Comunale di Collesalvetti con gli operai e la direzione della raffineria, che si terr mercoled prossimo alle 16 nella frazione di Stagno e nel quale si discuter della vertenza in atto. (ANSA).
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