CRISI: COOP, CROLLANO CONSUMI (-2,6) MA E’ BOOM DI CIOCCOLATO (+12

Crollano i consumi, aumentano le disuguaglianze sociali e gli italiani risparmiano dove possibile cambiando abitudini e stile di vita all’insegna di sobrieta’ e frugalita’. E’ la fotografia dell’Italia del 2009 alle prese con la crisi scattata dal Rapporto Coop Consumi e distribuzione, elaborata dall’Ufficio Studi dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori e presentata questa mattina a Milano.E’ in particolare un dato a sorprendere e soprattutto a misurare lo stato d’animo di un popolo che resta incerto per il futuro e preoccupato in particolare di perdere il proprio posto di lavoro: mentre i consumi calano del 2,6% e il 40% degli italiani risparmia sui prodotti alimentari di prima necessita’ puntando su offerte e promozioni, e’ boom per i consumi di cioccolato, con le vendite di barrette che crescono a 2 cifre attestandosi a un rotondo +12%. Il cioccolato consola, ha commentato il vicepresidente di Ancc Coop, Enrico Migliavacca.E’ uno dei tanti effetti della crisi che secondo la maggior parte degli italiani non sta affatto per finire (oltre il 57% non ne intravede l’epilogo prima di un paio di anni).L’atteggiamento generale resta’ percio’ piu’ da formiche che da cicale ripercuotendosi ancora una volta sui consumi: la spesa individuale degli italiani, dice il Rapporto Coop, non tornera’ a crescere prima del 2012.Nel frattempo aumentano le disuguaglianze: oltre il 66% delle famiglie italiane si sente povera, un quinto di loro fa fatica a sostenere le spese per alimentari e cure mediche, mentre poco meno della meta’ della ricchezza complessiva del Paese e’ concentrata nelle mani del 10% della popolazione.Non soprende, dunque, che accanto all’aumento delle vendite dei prodotto a prezzo piu’ basso, cresce con gli stessi ritmi la vendita di prodotti di lusso, quelli con prezzi superiori di oltre il 30% rispetto alla media.Il Rapporto 2009 Coop disegna in sostanza un’Italia divisa in due, dove e’ sempre piu’ concreto il rischio di perdere il posto di lavoro: secondo le previsioni, il tasso di disoccupazione potrebbe superare nel 2010 la cifra record del 9%. ASCA

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