Solidariet e preoccupazione da parte dei sindacati della polizia penitenziaria dopo l’aggressione, avvenuta ieri nel carcere di San Gimignano, da parte di un detenuto nei confronti di un agente. Sappe e, insieme, Fns-Cisl e Fp-Cgil chiedono all’amministrazione penitenziaria di prendere provvedimenti per affrontare la grave situazione del carcere. Il Sappe manifesta solidariet al collega colpito e ai suoi familiari auspicando un suo pronto recupero della salute e delle forze e chiede alla Direzione di S.Gimignano quali provvedimenti intende prendere, o ha gi preso, per il mantenimento dell’ordine e la sicurezza dell’Istituto, visto che nell’arco di poco pi di un mese, gli episodi di violenza sono aumentati in maniera preoccupante. Il vicesegretario regionale Francesco Falchi riferisce che nella giornata di ieri il Sappe della Toscana ha inoltrato una lettera aperta a tutti i Prefetti della Regione, chiedendo un incontro urgente per affrontare la tematica della gestione delle carceri toscane, in funzione del mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza nelle citt ove hanno sede gli istituti penitenziari toscani. Le segreterie provinciali di Fns-Cisl e Fp-Cgil accusano l’Amministrazione Penitenziaria – si legge in una nota – che dinanzi ad una situazione a dir poco disastrosa esistente nel penitenziario di San Gimignano si mostra latitante ed indifferente per la mancata emanazione di provvedimenti urgenti tendenti a risolvere le annose problematiche. Tra i problemi indicati dal sindacato c’ la grave carenza di organico di polizia penitenziaria di oltre il 40% della pianta organica prevista; accordi sindacali sull’organizzazione del lavoro disattesi da anni; ingovernabilit dell’istituto dimostrata negli ultimi anni per la mancata assegnazione in pianta stabile di un dirigente. Intanto, a sostegno della lotta dei detenuti, centri sociali, associazioni, partiti di sinistra e organizzazioni studentesche terranno una manifestazione, sabato 5 settembre dalle 18 in poi, davanti al carcere di Sollicciano. (ANSA).
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