intervista asili nido

www.pisanotizie.it ÿ- Asili nido, CGIL toscana contro il Comune di Pisaautore: Sergio BontempelliIl segretario regionale Andrea Brachi: Pisa battistrada delle esternalizzazioni. L’assessore Chiofalo: ?qualit… del servizio, ma a costi sostenibili?Andrea Brachi Š il segretario regionale toscano del sindacato Funzione Pubblica – CGIL. Ha seguito e segue con molta attenzione il dibattito cittadino sulla gestione degli asili nido. Ieri ha raggiunto la redazione di Pisanotizie per far presente la propria preoccupazione su quanto sta avvenendo a Pisa. Gli abbiamo rivolto alcune domande.Lei Š molto preoccupato per il dibattito cittadino sugli asili nido…Certo che sono preoccupato. E vorrei lanciare un messaggio che per noi Š molto importante: la segreteria regionale della Funzione Pubblica Š vicina alla battaglia che stanno facendo i lavoratori del Comune di Pisa. E sostiene le posizioni della FP – CGIL di Pisa. Questo vorrei che fosse chiaro.Quali sono, in concreto, gli elementi di preoccupazione sulla questione degli asili nido?Si tratta di una questione che riguarda tutta la Toscana, e non solo Pisa: e tuttavia, Pisa da diversi anni, almeno dall’®era Fontanelli¯, Š uno dei territori dove questa voglia di esternalizzare i servizi Š pi— presente negli amministratori. Diciamo, anzi, che in Toscana nasce proprio a Pisa l’idea del Comune cosiddetto leggero: un Comune dove c’Š il Sindaco, ci sono gli assessori, c’Š un po’ di polizia locale e nient’altro, perch‚ tutti gli altri servizi sono dati in gestione all’esterno, alle cooperative o ai privati. Ed Š un’idea profondamente sbagliata.Anche sugli asili nido mi sembra che alla fin fine a Pisa si stia percorrendo questa strada. C’Š un po’ l’idea per cui il servizio costa troppo, e allora bisogna darlo in gestione ai privati. ? secondo noi, lo ripeto, una scelta disastrosa e pericolosa. Che tra l’altro contraddice il memorandum sul lavoro pubblico firmato un paio di anni fa, nel 2007, con l’allora governo Prodi: quell’accordo prevedeva che tutti i servizi importanti, i cosiddetti servizi core, non fossero pi— esternalizzati, anzi, nel caso fossero gi… stati esternalizzati, si sarebbe dovuto procedere alla loro reinternalizzazione.E l’istruzione – credo che su questo si sia d’accordo tutti – Š uno dei servizi cuore di una pubblica amministrazione.Le RSU del Comune di Pisa sostengono che il piano sugli asili nido del Comune sarebbe contrario anche alle leggi regionali, in particolare per quel che riguarda il rapporto numerico tra educatori e bambini…? un tema, questo, che andrebbe approfondito, facendo riferimento alla situazione locale di Pisa. Io posso dire alcune cose che riguardano il contesto toscano.La Regione ha previsto un controllo molto forte da parte della pubblica amministrazione sui servizi, anche nel caso in cui questi vengano esternalizzati. Devo dire con molta franchezza che spesso questo non succede: quando si affida un servizio agli esterni, i controlli – per cos dire – lasciano molto a desiderare.In questo modo, di fatto, si peggiora la qualit… dei servizi offerti ai cittadini, e spesso si ledono i diritti dei lavoratori interessati.A questo proposito, le RSU pisane parlano di differenze nel trattamento economico tra i lavoratori che operano negli asili pubblici e quelli dei servizi esternalizzati…Certo, Š cos in tutto il territorio regionale, e non solo regionale: chi lavora per le cooperative, o per ditte esterne, si vede applicare condizioni economiche e contrattuali deteriori rispetto a chi lavora nel pubblico.Ricordo di aver letto circa un mese fa, su un giornale locale di Pisa, una intervista all’assessore comunale che si occupa di asili: l’assessore spiegava che la gestione di un bambino in un asilo convenzionato, affidato a una ditta esterna, costa circa la met… rispetto a quella di un asilo pubblico. E fin qui nulla da dire. Il problema Š che l’assessore attribuiva questa differenza ai contratti nazionali di lavoro: e questo Š sbagliato, non Š vero.Si, certo, spesso i contratti che applicano le cooperative prevedono una retribuzione inferiore. Ma il vero risparmio non avviene su questo. Avviene su altre questioni: per esempio, nelle cooperative non si fa formazione, non si fa aggiornamento; oppure le insegnanti, le educatrici sono assunte a tre ore, e poi ne lavorano effettivamente sei, sette o otto; o, ancora, nelle cooperative si sta meno attenti al rapporto educatrici-bambini. Insomma, ci sono tutta una serie di stratagemmi che consentono di abbattere i costi. Ma sono, dal nostro punto di vista, stratagemmi inaccettabili.Tutto questo, secondo i sindacati, peggiora anche la qualit… del servizio agli utenti…Certo. ? evidente che Š cos. A fare le spese di questa cultura del risparmio sono anzitutto i bambini e le famiglie.Se l’asilo nido deve essere un parcheggio, diciamolo: e smettiamola di riempirci la bocca sui percorsi educativi. Se invece l’asilo nido Š l’inizio del percorso educativo del futuro cittadino, allora Š evidente che bisogna investire su questo servizio. Non si pu• puntare al risparmio, bisogna lavorare sulla qualit…: e la qualit… ha un costo. La qualit… si paga. I servizi alla prima infanzia costano: ma dal punto di vista di un ente pubblico questo – pi— che un costo – Š un investimento.Intanto, ieri l’amministrazione comunale ha tenuto una conferenza stampa per illustrare le iniziative prese in occasione della riapertura dell’anno scolastico. A margine della conferenza stampa, l’assessore Chiofalo ha voluto rispondere alle polemiche dei sindacati e della RSU sulle esternalizzazioni dei servizi educativi. ®Quest’anno¯, ha spiegato l’assessore, ®non sono previste ulteriori esternalizzazioni, e comunque da sempre i nidi pubblici sono pi— del 50% di quelli presenti a Pisa. Quindi, sinceramente, non capisco qual Š il punto di tutta questa polemica¯. ®Il nostro obiettivo¯, ha proseguito, ®Š quello di mantenere e sviluppare i nostri servizi, incrementando la quantit… (cioŠ aumentando il numero di bambini che ne usufruiscono) e migliorando la qualit…¯.L’assessore ha ribadito la sua posizione sui costi dei servizi, pi— volte espressa nelle scorse settimane. ®Bisogna essere chiari¯, ha detto, polemizzando con i sindacati, ®i servizi educativi vanno preservati e migliorati: ma dobbiamo poter garantire qualit… a costi sostenibili. Gli asili pubblici costano una volta e mezzo di pi—, rispetto a quelli gestiti da cooperative. E l’amministrazione deve tener conto dei costi¯. L’assessore ha spiegato che, negli asili affidati a cooperative e ditte esterne ®l’amministrazione vigila per mantenere la qualit… agli utenti e i diritti dei lavoratori: cos, per esempio, il Comune garantisce momenti di formazione comune per gli educatori di tutti gli asili, comunali e non; nei capitolati di gara si prevede che in caso di cambiamento dell’ente gestore i lavoratori devono poter mantenere il loro posto di lavoro¯.®Non Š un caso¯, ha spiegato ancora l’assessore, ®che, in una ricerca sul gradimento degli utenti commissionata dall’amministrazione, si sono dichiarate soddisfatte del servizio sia le famiglie che mandano i bambini ai nidi pubblici, sia quelle che usufruiscono delle strutture esternalizzate¯. Infine, Chiofalo ha riservato ai sindacati un’ultima frecciata, che non mancher… di suscitare polemiche: ®come Giunta comunale ci siamo sforzati di condividere il nostro percorso con i lavoratori¯, ha spiegato, ®e abbiamo costruito un buon dialogo con le organizzazioni sindacali. Oggi, il mio invito Š che si parli nel merito delle questioni, e che non si usino i bambini e le famiglie per dare messaggi di parte¯.Stamani si Š svolta al Concetto Marchesi l’assemblea dei lavoratori, per discutere del piano di riorganizzazione dei servizi educativi.ÿÿÿ

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