ABI: FAISSOLA, NON ACCETTIAMO ESSERE INVITATI A FARE IL NOSTRO MESTIERE

Noi crediamo di aver fatto il nostro mestiere di imprenditori bancari in modo assolutamente adeguato. Il nostro mestiere lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo, lo faremo seguendo le regole della finanza.L’interesse delle banche e’ quello che il governo e le altre imprese imprenditoriali hanno messo in risalto negli ultimi mesi: quello di conservare il maggior numero di imprese possibile nel mercato. Non accettiamo di essere invitati a fare il nostro mestiere.Il presidente dell’Abi, Corrado Faissola illustra le linee guida della sua Relazione che leggera’ domani all’Assemblea annuale a Palazzo dei Congressi all’Eur, alla presenza del ministro dell’economia Giulio Tremonti, e del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. Ma oltre ai numerosi banchieri ed economisti, sono annunciate anche le presenze dei ministri Renato Brunetta e Claudio Scajola e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.Faissola respinge dunque le accuse da piu’ parti pervenute al sistema bancario italiano e spiega che l’offerta di credito e’ ancora abbondante, che le aziende di credito hanno stretto accordi per consentire alle famiglie di far fronte alle difficolta’ nel pagamento dei mutui. Non nega l’allarme sofferenze, e sottolinea che i criteri per il rischio di credito si devono ispirare solo alla professionalita’. Le banche vogliono essere valutate solo dal mercato. E sulla commissione di massimo scoperto faremo in modo – dice – che l’applicazione delle nuove regole sia fatta in modo da soddisfare le aspettative del legislatore. ASCA

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