L’export tessile del distretto pratese ha segnato il -24,9% in meno nel primo trimestre 2009 rispetto al corrispondente periodo del 2008: quanto emerge dalle elaborazioni svolte dall’area studi dell’Unione industriale pratese su dati Istat. Particolarmente negativo, riporta una nota, il dato dei tessuti che arrivano a -28%, anche se vanno in controtendenza la confezione con +10,9% (ma la maglieria a -10,8%) e il mobilio (tra cui la produzione di materassi) con +7,3%. Questi dati sono riferiti alla sola provincia di Prato, a differenza di quelli sul tessile che comprendono anche i comuni del distretto esterni ai confini amministrativi provinciali. Anche le importazioni tessili sono pesantemente negative, segnando a livello di distretto un -16,4% cui contribuisce in maniera determinante il -29,1% dei filati. La situazione estremamente preoccupante e questi dati ne sono la conferma – commenta Riccardo Marini, presidente dell’Unione industriale pratese -. Il contesto nazionale e internazionale non ci aiuta: i mercati sono fermi e stenta a riaffermarsi quel clima di fiducia che presupposto della ripresa. E’ fondamentale che almeno a livello locale venga fatto tutto il possibile per contenere i danni facendo quadrato intorno alle imprese. (ANSA).
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