MARLIA (LU): LA CIET HA PRONTE LE LETTERE DI LICENZIAMENTO

ÿFumata nera sul caso Ciet. A niente Š servita la riunione convocata a Roma dal ministero del lavoro e ora sono 180 i dipendenti che rischiano il licenziamento, sette dei quali sono al momento impiegati nella sede di Marlia. E tutto questo nonostante l?azienda sia in grado di aggiudicarsi un appalto da 6 milioni di euro per il cablaggio con le fibre ottiche di parte della provincia. All?incontro romano hanno preso parte il coordinamento nazionale della Fiom-Cgil, l?assessore provinciale Gabriella Pedreschi e i rappresentanti della Ciet. ®Purtroppo non Š stato possibile raggiungere alcun accordo – commenta Lamberto Pocai, della Fiom -. Fin da subito le richieste delle parti sono sembrate troppo lontane. L?azienda ha proposto di sostituire i 180 licenziamenti con la mobilit… obbligatoria per 60 dipendenti (una quindicina su Lucca) e una cassa integrazione straordinaria (a zero ore per gli impiegati e a rotazione quadrimestrale per gli operai), il tutto senza neanche presentare un piano industriale. ®Una proposta decisamente inaccettabile – prosegue Pocai – soprattutto se consideriamo l?appalto milionario che Ciet potrebbe ottenere dalla Provincia, appalto che risolverebbe moltissimi problemi. Pare tuttavia che l?azienda non sia interessata e questo ci porta a pensare che il mancato interesse sia funzionale proprio al licenziamento dei lavoratori¯. Contro la mobilit… obbligatoria i sindacati hanno proposto invece la mobilit… volontaria per chi si aggancia alla pensione e il contratto di solidariet… per tutti gli altri. ®Lavorare di meno per lavorare tutti – spiega ancora Pocai -, facendo poi affidamento ai fondi regionali in grado di appesantire un po? le buste paga dei lavoratori. Al funzionario ministeriale l?idea Š piaciuta, ma a Ciet no¯. Un nuovo incontro Š convocato, sempre a Roma, per luned pomeriggio. Se la situazione di stallo dovesse permanere, Ciet avrebbe 120 giorni per procedere con i 180 licenziamenti. ®Siamo pronti a tutto – conclude Pocai – sia alla mobilitazione che al ricorso alle vie legali impugnando ciascuno dei 180 licenziamenti¯. Arianna Bottari

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