PIL: ECONOMISTI, POCA LUCE IN FONDO AL TUNNEL. PIL 2009 VERSO -5%

La caduta del Pil italiano nel primo trimestre (-2,4% su base congiunturale e -5,9% su base annuale), non ha sorpreso gli economisti. Numeri non troppo distanti da quelli del Pil dell’Eurozona (-2,5% su base congiunturale e -4,6% su base annuale). Per l’Italia, la contrazione acquisita per il 2009 e’ pari a -4,6%, nell’ipotesi che i prossimi trimestri siano a crescita zero.Si tratta di capire se il peggio sia dietro le spalle.Per il prossimo trimestre prevediamo una contrazione congiunturale piu’ contenuta del Pil, intorno a -0,5%. Il dato odierno non e’ disaggregato per le singole componenti del Pil, ma e’ plausibile supporre che abbiano pesato negativamente export, investimenti e decumulo di scorte. Per l’intero 2009 stimiamo una contrazione media annua del Pil intorno a -5%, spiega Marco Valli, economista di Unicredit. La contrazione congiunturale del Pil (-2,4%, ndr) e’ la peggiore dal 1981 ma in linea con le nostre previsioni. Dai nostri dati emerge un contributo negativo al Pil pari a -0,8% da parte delle le scorte, -1,1% da parte delle esportazioni nette.La spesa per investimenti potrebbe essere scesa di circa il 3%. Anche nel secondo trimestre crescita negativa pari a -1% su base congiunturale. Per l’intero 2009, la contrazione media annua del Pil viene prevista a -4,9%, spiega Fabio Fois, economista di Barclays.Non siamo molto convinti che il peggio sia alle spalle.Difficile essere ottimisti contando su una attenuazione della negativita’, peraltro meramente statistica, nel secondo trimestre. Il picco della recessione potrebbe essere raggiunto in coincidenza del picco deflazionistico. Al momento, dai dati emerge l’insorgenza di una fase deflaziostica che potrebbe durare circa 6 mesi, da marzo a settembre, spiega Alessio Fontani, responsabile ufficio studi della Cassa di Risparmio di Firenze.Da Mps Capital Services segnalano che la loro stima su una contrazione annua del Pil 2009 a -3% verra’ sicuramente rivista verso il basso.Va infine rilevato che l’Istat ha corretto al ribasso le variazioni congiunturali del Pil nei trimestri precedenti, il terzo del 2008 e’ passato da -0,7% a -0,8%, il quarto trimestre e’ passato a -1,9% a -2,1%. Insomma, per gli economisti ancora poca luce in fondo al tunnel.asca

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