Un primo riavvicinamento tra la Rsu della Asl 11 di Empoli e i vertici dell?azienda, dopo lo strappo di pochi giorni fa, potrebbe avvenire gi oggi. Per questa mattina, infatti, previsto un incontro tra le parti, anche se tra i sindacati c? grande scetticismo sulla possibilit di ricucire. A promuovere l?incontro stato il prefetto, a cui marted scorso le Rsu avevano comunicato lo stato di agitazione dei dipendenti del comparto dell?azienda sanitaria, che pu contare nel complesso su circa 1800 addetti. La decisione maturata nel corso dell?assemblea dei lavoratori e comporta la sospensione delle prestazioni in straordinario, delle attivit in aggiuntiva e libero professionali. In parole povere ogni dipendente adempie esclusivamente all?orario di lavoro stabilito nel contratto, cio 36 ore settimanali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha condotto a dichiarare lo stato di agitazione riguarda la mancata ricollocazione di alcuni dei 22 lavoratori della cucina dell?ospedale, che sono stati esclusi dopo che il servizio stato esternalizzato. ®Le nostre richieste sono molto precise – commenta Luca Pasqualetti, della Funzione pubblica Cgil – e su queste chiediamo una risposta da parte dei dirigenti della Asl 11. Dopo l?ultimo incontro messo in programma toccher al prefetto valutare l?incompatibilit delle posizioni tra le parti. Se le risposte che ci verranno date saranno inconcludenti saremo pronti a portare avanti la nostra azione con nuove iniziative¯. Oltre alla questione ricordata sopra, comunque ci sono anche altre motivazioni che hanno portato i sindacati in trincea contro l?azienda. La mancata applicazione del protocollo di intesa tra la Asl 11 e la conferenza dei sindaci del 2006 sul progetto finanziario per l?organizzazione del nuovo complesso ospedaliero, la non concertazione su voci come i permessi retribuiti, i recuperi orari, le ferie e le festivit e le donazioni. E ancora le scelte dell?azienda in merito all?orario di lavoro e alla mobilit dei dipendenti. ®L?azienda ha preso delle decisioni unilaterali – spiega Giampaolo Giannoni, segretario provinciale del NurSind – che penalizzano i dipendenti. L?aspetto pi preoccupante poi quello relativo alle esternalizzazioni, che stanno prendendo sempre pi campo anche nella Asl 11. Questi provvedimenti si dice che possano far risparmiare l?azienda, ma cos si mettono a rischio i posti di lavoro e anche la sicurezza degli utenti, dal momento che ai lavoratori delle agenzie che vincono gli appalti non devono rispettare gli stessi parametri dei dipendenti sanitari pubblici¯. M.P. DA IL TIRRENO
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