Una doccia fredda, anzi ghiacciata, arriva anche dal porto: nell?incontro con i sindacati di categoria, i dirigenti della Porto Spa hanno infatti da una parte ?congelato? l?ordine di servizio che riduceva l?orario di lavoro di due ore, ma dall?altra hanno ufficializzato una richiesta choc: per la Porto Spa e le aziende in qualche modo associate alla movimentazione e lavorazione portuale, in tutto 160-170 lavoratori, stata chiesta la cassa integrazione a rotazione, ciascuno per il proprio settore, a seconda delle necessit operative. Un?altra mazzata durissima per il territorio, che per in qualche modo era nell?aria vista la drastica riduzione del traffico commerciale in questi primi mesi. La Porto Spa presenter la prossima settimana – l?appuntamento luned – il piano articolato dei carichi di lavoro previsti, e quindi le necessit della forza operativa per lo scalo marinello. Nell?incontro con i sindacati, si parlato di un calo di circa il 50% della movimentazione delle merci; la Porto sta cercando altri traffici alternativi. La cassa integrazione dovrebbe partire con il mese di giugno, dopo aver esaurito le ferie arretrate. Roberto Bertanelli della Cgil, Guerrino Baldi della Cisl e Roberto Pennella della Uil, stanno trattando per contenere al massimo il disagio dei lavoratori. Ma facile attendere che da giugno alcune decine di lavoratori saranno in cassa integrazione. M.B. DA IL TIRRENO
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