Oggi alle 17.30 sit in davanti alla prefettura contro il decreto sicurezza Berlusconi non vuole un paese multietnico? Lo siamo gi . A Firenze risiedono 42.813 stranieri su 368.000 italiani. I dati sono dell?ufficio statistica del Comune al 30 aprile 2009. E siccome ai regolari va aggiunto un 20% circa di irregolari, gli stranieri arrivano a 51 mila. Il 14% dei fiorentini hanno aspetto, lingue, abitudini diversi. Nelle scuole dell?obbligo, spiega l?assessore all?istruzione in palazzo Vecchio Daniela Lastri, si parlano 95 lingue, 3.450 ragazzi sono stranieri, il 15% del totale, i pi numerosi: rumeni, peruviani, albanesi. Una famiglia fiorentina su quattro ha una colf o una badante straniera, le donne si sono emancipate appoggiandosi a donne pi povere. In Toscana quasi l?11% del Pil prodotto da stranieri e gli extracomunitari sono ormai titolari di ben 25.742 imprese. Spiccano i cinesi, gli albanesi e i marocchini che lavorano nell?edilizia, gli ucraini (al 95% donne colf o badanti) i filippini divisi tra lavori domestici e cooperative di facchinaggio, i peruviani anche loro tra colf e servizi, i senegalesi, i pi appariscenti ma i meno numerosi e, se regolari, occupati in ditte metalmeccanica o di servizi. Per citare solo le nazionalit pi frequenti. Che per cambiano via via. Spiega Annalisa Tonarelli della Caritas che se dieci anni fa si rivolgevano a loro soprattutto albanesi e marocchini, ora questi sono diventati residenti e tocca ai rumeni. I dati Istat 2007 rivelano che, su 389.205 lavoratori della provincia di Firenze, 37.698 sono stranieri: il 9%. Ma nell?edilizia sono il 29%, negli alberghi e ristoranti il 20%. Riccardo Spagnoli presidente Ance fiorentina, l?associazione edili di Confindustria, e della Cassa edile di Firenze (le imprese della provincia si iscrivono anche alla Cassa regionale) dice che a marzo 2008 le imprese della Cassa fiorentina erano 2.251 con 11.260 addetti di cui 4.480 stranieri. A marzo 2009, in piena crisi, sono scesi, imprese e lavoratori, del 10%: 2.066 aziende e 10.380 addetti. Ma gli stranieri si sono attestati a 4.150: ®Sono diminuiti meno – commenta Spagnoli – Perch ne sono arrivati di pi¯. Oggi questi stranieri hanno il fiato sospeso. Alcuni, tra cui Leila Abi, somala e presidente dell?associazione interculturale tra donne Nosotras, vanno a Roma per iniziare lo sciopero della fame davanti a Montecitorio contro il decreto sicurezza. Gli altri affidano la loro voce al presidio di Cgil e Arci stasera alle 17,30 davanti alla Prefettura: ®No apartheid. Siamo gi multietnici¯. Se passa il reato di immigrazione clandestina l?incrocio con la crisi sar deflagrante, avverte Danilo Rocca, responsabile dello sportello Cgil per gli stranieri. Spiega che nessuno far pi lavorare i tanti licenziati, che hanno sei mesi di tempo per ritrovare lavoro e poi tornano clandestini. Perdono il posto soprattutto nei cantieri, ma crescono gli imprenditori edili stranieri. ®I titolari delle ditte che li incitano a mettersi in proprio con la promessa dei subappalti. Cos scaricano su di loro una parte del rischio¯, spiega Flavia Villani della Cgil. E Leila Abi dice che gi non si vogliono badanti irregolari e sono diminuiti per paura gli stranieri che si rivolgono al poliambulatorio Stenone della Caritas anche se non si chiedono documenti. Le badanti vanno poi anche soggette alle fobie del momento: ®Prima dicevano: ?la mamma non vuole neri?. Ora i neri vanno fortissimo, ma niente rumeni¯, spiega Abi. (13 maggio 2009)Torna indietro
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