Nella scuola l’adesione allo sciopero stata mediamente del 45%, alta soprattutto nella scuola di base con punte del 60-70%. Lo rende noto il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, sottolineando come dalle piazze d’Italia sia arrivata una richiesta su tutte: si esce dalla crisi investendo nella conoscenza!. L’Onda tornata, ha riempito le 100 piazze dell’Italia che non si rassegna, dell’Italia che vuole contare. Alta l’adesione allo sciopero, molte scuole e sedi universitarie chiuse. Nelle cento piazze – afferma Pantaleo – c’erano migliaia di lavoratori della conoscenza, insieme agli studenti, alle famiglie, ai lavoratori precari e degli altri settori produttivi, alla societ civile, a parlamentari e amministratori per opporsi a un governo che scommette sull’ignoranza, evita il confronto, teme il dissenso. Molte scuole – fa notare il sindacalista – sono rimaste chiuse anche per la massiccia adesione del personale Ata, fascia di lavoratori pi debole e per questo pi colpita dai tagli indiscriminati. La Flc ha quindi fornito alcuni dati sulle adesioni: a Torino 40%, a Novara 72%, in Emilia il personale Ata aderisce per il 50%, a Forl-Cesena per l’80%, a Pescara punte del 6070%, a Brescia il 72%, a Cremona il 66%, in Toscana ha scioperato in media il 40%, alta la partecipazione del personale Ata (Grosseto 89%), chiuso l’Istituto musicale Pergolesi di Ancona e l’accademia delle belle arti di Urbino, chiusa la facolt di scienze della formazione di Bologna, 41% all’universit di Genova e 60% all’universit di Firenze, all’universit Statale e al Politecnico di Torino oltre il 50%. Cresce il dissenso dei lavoratori verso politiche miopi e distruttive nei settori della conoscenza, respingono i contratti beffa, chiedono al governo di fermarsi e di essere ascoltati.
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