DARFUR: RAPITI 3 OPERATORI MSF, UNO E’ ITALIANO. FRATTINI: ORA MASSIMO RISERBO.

Tra i 3 operatori stranieri della sezione belga di Medici Senza Frontiere, rapiti ieri in Darfur, c’e’ anche un italiano: il medico Mauro D’Ascanio. Oltre ai due cooperanti locali e al nostro connazionale sono stati catturati anche un coordinatore francese, Raphael Meonier, e una infermiera canadese, Laura Archer. I due cooperanti locali, di nazionalita’ sudanese, sono stati invece liberati poche ore dopo il rapimento.Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione ieri verso le 20 (ora locale) all’interno del dipartimento della sezione belga di Msf di Saraf Umra, a circa 200 chilometri da El-Facher (capitale del Nord Darfur), ha detto all’Afp Kamal Saiki, portavoce delle forze di pace dell’Unamid, la missione congiunta dell’Onu e dell’Unione Africana in Darfur. E’ durante l’assalto che il gruppo ha sequestrato i cinque cooperanti dell’organizzazione umanitaria. Nelle ultime settimane le tensioni in Darfur sono aumentate dopo la decisione della Corte Penale Internazionale dell’Aja di emettere un mandato d’arresto nei confronti del presidente Omar al-Bashir per crimini contro l’umanita’.Su istruzione del ministro Franco Frattini – spiega una nota – il Ministero degli Esteri, che si mantiene in stretto contatto con i familiari del rapito, ha avviato tutte le necessarie azioni per promuovere la positiva soluzione del caso, e ha richiesto a tal fine anche la collaborazione delle Autorita’ sudanesi, alle quali e’ stato sottolineato che obiettivo assolutamente prioritario deve essere la piena salvaguardia dell’incolumita’ del connazionale e che pertanto non devono essere intraprese azioni che possano comprometterla.Il ministro Frattini, data la delicatezza della situazione e l’indispensabile discrezione da mantenere in questi casi, ha impartito istruzioni di osservare il piu’ stretto riserbo, sottolineando che si tratta di una condotta necessaria per non intralciare gli sforzi intrapresi per assicurare l’incolumita’ dell’ostaggio e favorire la positiva conclusione della vicenda, aggiunge la nota.Pertanto – precisa la nota della Farnesina – non verranno rilasciate dichiarazioni ne’ date informazioni ai mezzi di comunicazione sull’evoluzione della vicenda.Nella certezza che gli operatori dell’informazione comprenderanno ancora una volta, come gia’ accaduto in circostanze analoghe, le motivazioni di questa necessaria linea di condotta, la Farnesina fa al contempo appello alla loro professionalita’ e senso di responsabilita’ affinche’ si eviti di diffondere notizie non controllate e non accertate nel merito e nell’attendibilita’ delle fonti o che possano comunque nuocere alla favorevole soluzione del rapimento, esito che si sta ricercando attraverso uno sforzo coordinato di tutte le competenti istituzioni, conclude la nota.asca

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