IL Pd con Franceschini ‘ha fatto la sua scelta, si sta spostando pi a sinistra e le europee saranno lo spartiacque: allora si capir quali sono i rapporti di forza. Lo dice, in una intervista al Corriere della Sera, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che nel frattempo apre a possibili alleanze locali come quella del Trentino: A Firenze – spiega – con Matteo Renzi possibile. Franceschini, dice, un carissimo amico, ma se nel rapporto con i sindacati si sceglie la piazza della Cgil e sulla riforma della giustizia si sta con Di Pietro, il dialogo diventa difficile. Le sue scelte insomma non saranno indolori, anche perch per battere Berlusconi sbagliato demonizzarlo. Ci non toglie la possibilit di allearsi a livello locale: A Firenze – spiega – abbiamo un nostro candidato, ma se Matteo Renzi avesse coraggio di completare la sua svolta si potrebbe ragionare… Casini, insomma, resta convinto che il bipartitismo un’illusione e risponde a Fabrizio Cicchitto che ha rilanciato invece l’alleanza con il Pdl che dimentica che la scelta del Pdl alle ultime politiche verso la Lega ha avuto conseguenze. I cattolici lontano dal centro, il ragionamento del leader dell’Udc rischiano di essere irrilevanti. Non c’ fretta – aggiunge – ma saranno i fatti ad accelerare il processo in corso. L’Udc sta gi gettando le basi per un grande partito nazionale con ambizioni di governo. Del resto non si capisce perch persone con la stessa sensibilit come Rutelli, Letta e alcuni esponenti di Forza Italia non stiano insieme, in particolare durante le intemperie che stiamo vivendo. (ANSA)
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