E ATON: restare o andare via? Qualcuno ci sta pensando, perch a marzo scadono i tre mesi di tempo per ottenere la buonuscita di 10 mila euro concessa dall?azienda, rinunciando alla cassa integrazione straordinaria e al bonus di 750 euro lordi, aggiunto sempre dalla multinazionale, per chi decidesse invece di rimanere ?in famiglia?. La Eaton ha messo sul piatto della bilancia due anni di cassa integrazione, con l?integrazione salariale e un assegno di 10 mila euro, che potrebbe fare gola a molti, ma che per adesso nessuno ha ufficialmente accettato. Le Rsu dei lavoratori parlano solo di qualche indeciso: si conterebbero sulle dita di una sola mano gli operai in contatto con altre aziende, disposti a lasciare Eaton; poche persone che, grazie alle loro professionalit , hanno avuto la fortuna di trovare un altro lavoro; la definiscono proprio cos i sindacati: ?fortuna?, visto che in Provincia di opportunit ce ne sono pochissime.DEI 345 OPERAI, dunque, solo 4, avrebbero per adesso davanti a s la possibilit di una scelta lavorativa: rimanere in Eaton o licenziarsi per lavorare altrove, ma la fase ancora quella della contrattazione; di sicuro si sa che non si tratta di proposte all?estero o di appalti fuori provincia; il settore rimane quello della metalmeccanica, il mercato non offre infatti molte altre alternative: attrezzisti, manutentori, elettricisti, queste le figure pi richieste in un mercato saturo da decenni. Bisogner attendere la fine di gennaio per sapere i numeri precisi; intanto per tutti gli operai Eaton sono stati chiamati a firmare la pratica per la cassa integrazione, che doveva concludersi entro il 7 di gennaio; hanno firmato tutti ma questo non impedir a chiunque voglia, di lasciare l?azienda, entro marzo, per godere dei 10 mila euro, o in qualsiasi altro momento, naturalmente senza la buonuscita e usufruendo della cassa integrazione straordinaria fino ad un mese prima del suo licenziamento. Le prossime tappe sono una serie di assemblee in fabbrica per concludere anche il famoso accordo di programma, con Regione, Provincia, Governo e sindacati, che andr firmato ufficialmente entro febbraio, data alla quale i lavoratori e i sindacati dovrebbero gi aver conosciuto la societ di scouting che dovr interessarsi del processo di reindustrializzazione dell?intera zona: una presentazione che dovrebbe avvenire a met di gennaio.IL DATO dei soli 4 operai non stupisce Patrizia Bernieri, segretario provinciale Cgil: ®E? scontato che nessuno abbia trovato un altro posto di lavoro, in cos breve tempo; la crisi acutissima e, anche se non mi piace fare la Cassandra della situazione, sappiamo tutti che gli effetti li sentiremo dalla primavera del 2009¯. di MANUELA D?ANGELODA LA NAZIONE
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