Quattordici unit in meno, tra pensionamenti e promozioni, nel giro di un anno per i vigili del fuoco, e incertezza su chi rimpiazzer i colleghi. Un bilancio del personale che sembra un bollettino di guerra, se si pensa alle difficolt che i pompieri incontrano nel lavoro per far fronte all?emergenza. Entro l?anno, da direttiva ministeriale, dovrebbero arrivare 12 nuovi uomini, ma i sindacati hanno dei dubbi e chiedono ®forze fresche¯. E poi s?aggiunge anche un altro grido di allarme: ®Basta con i precari, che sono due a turno: se non ci fossero saremmo in grosse difficolt . Ma vanno regolarizzati¯. ®Siamo pochi a fare il lavoro di tanti e mal pagati. In queste condizioni, le difficolt diventano emergenza. E siamo costretti a continui spostamenti tra il distaccamento del Porto e le sedi di Cecina, Piombino e Portoferraio per cercare di sopperire alle mancanze in caso di bisogno¯, dicono i sindacalisti, che si fanno portavoce del disagio del personale del Comando (112 pompieri operativi). Non solo carenza di uomini, ma anche avanzamento dell?et media, e mezzi che avrebbero bisogno di manutenzione. E, dal primo gennaio, anche il blocco della possibilit di richiamare i colleghi dal riposo per supplire le carenze. A denunciare la situazione ieri mattina Marco Galigani della Cisl, Luca Bacci della Cgil, Paolo Catola delle Rappresentanze di base (Rdb), Roberto Lenzi della Uil. ®A fare le spese di tutto ci sono i cittadini – dicono i sindacati – per questo torniamo a chiedere che venga quantomeno mantenuta la stessa pianta-organico che c? ora.¯ Per far capire il disagio continuo che incontrano sul lavoro, i vigili del fuoco portano ad esempio i grandi problemi incontrati la notte di san Silvestro, quando ci sono state decine di interventi, quasi contemporaneamente. ®Abbiamo dovuto chiamare l?autobotte da Pisa per far fronte al rogo di Castorama – sottolinea il caposquadra Antonio Cuc – E per fortuna sul posto si trovato il figlio di uno di noi, pompiere anche se discontinuo, il cui apporto stato fondamentale¯. ®La voglia di lavorare tanta e anche a 50 anni sentiamo ancora l?adrenalina quanto interveniamo, ma servono giovani¯. L.L.DA IL TIRRENO
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