Un detenuto siciliano del carcere livornese delle Sughere ricoverato in stato di coma all’ospedale di Livorno, dopo una caduta a seguito di una lite con un altro detenuto. L’episodio avvenuto mentre i due stavano salendo le scale per tornare all’interno della loro sezione, dopo essere stati al passeggio nelle aree comuni dell’istituto. La lite avvenuta quasi due mesi fa, ma la notizia diventata nota oggi, dopo essere stata pubblicata dal quotidiano Corriere di Livorno. Il detenuto, che secondo i medici del reparto di terapia intensiva rischia di rimanere in stato vegetativo, Alfonso Maria Vizzini, di Niscemi (Caltanissetta), 23 anni, recluso per reati comuni. Il giovane, secondo la ricostruzione fatta dalla polizia penitenziaria e dalla direzione del carcere livornese, ha avuto un diverbio con un altro detenuto, italiano, che mentre salivano le scale lo ha colpito con una violenta gomitata facendolo cadere rovinosamente sulle scale. Vizzini, sbattendo la testa sui gradini della scala, ha subito la frattura del cranio. L’aggressore, anche lui detenuto per reati comuni, si giustificato con gli agenti dicendo: L’ho soltanto spinto, non volevo certo ammazzarlo. Dopo l’episodio stato denunciato e trasferito in un altro istituto di pena toscano. (ANSA).
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