INDUSTRIA:ECONOMISTI, NUMERI BRUTTICROLLA DOMANDA ESTERA

Industria in stallo nel mese di ottobre. E’ quanto emerge dai dati Istat su fatturato e ordinativi che hanno registrato severe contrattazioni sia su base annua e sia su base mensile destagionalizzata. Fatturato a -5,9% su base annua e -4,3% su base mensile destagionalizzata. Ordinativi -12,2% su base annuale e -5,4% su base mensile destagionalizzata. Si tratta di dati che ovviamente intercettano l’inizio della fase acuta della crisi economica.La contrazione mensile destagionalizzata degli ordinativi e’ risultata molto maggiore delle nostre previsioni, pero’ gia’ l’indice Pmi e le survey dell’Isae mostravano un quadro difficile. Guardando alle tendenze, l’Outlook settoriale piu’ preoccupante e’ quello dell’auto (-36,7% su base annua, ndr), anche per il peso che riveste nella nostra economica. Ma la crisi dell’auto e’ globale, spiega Marco Valli, economista di Unicredit.Tendenze negative anche dai alcuni driver’ del made in Italy, 18,9 per le macchine e apparecchi meccanici e -17,2% nel tessile e abbigliamento.Si vedono chiaramente i riflessi della crisi mondiale, perche’ gli ordinativi arretrano sia dal canale domestico (-11,4% su mese) e sia dal canale estero (-13,6 su mese). In particolare quest’ultimo canale e’ stato decisivo nella crescita economica dell’ultimo biennio.Ottobre e’ il primo mese del 4 trimestre e dati cosi’ negativi preludono a una contrazione del Pil anche in quest’ultima parte del 2008., spiega Mirko Porciatti, analista finanziario di Mps Capital Services.Il calo degli ordinativi, in un fase acuta di recessione, prelude all’ accumulo di scorte in quanto cresce l’invenduto e non a caso le imprese stanno massicciamente ricorrendo alla cassa integrazione.L’accumulo di scorte pero’ contribuisce positivamente alla crescita del Pil, mentre il decumulo sottrae crescita. Ma lo smaltimento delle scorte significa anche primi segnali di ripresa della domanda.asca

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