RETE IDRICA: CISPEL, PIANO STRAORDINARIO PER MANUTENZIONE

La Giunta regionale della Toscana ha annunciato, qualche settimana fa, la volonta’ di impegnare rapidamente nel 2009 tutte le risorse regionali disponibili, non utilizzate entro la fine del 2008, per contrastare gli effetti della crisi economica a scala regionale, tramite un’ accelerazione della spesa pubblica in opere rapidamente cantierabili. Si tratta di una scelta che abbiamo apprezzato e condivisa, che serve a immettere subito liquidita’ nell’economia reale regionale e di fare importanti passi avanti per la competitivita’ della nostra regione. In questa direzione del resto si stanno muovendo i piu’ importanti paesi europei e anche il programma del nuovo Presidente degli Stati Uniti prevede di investire nelle reti idriche e nelle reti di distribuzione dell’energia, come misura anticongiunturale. Crediamo che si debba cogliere questa occasione per un consistente programma di manutenzione del territorio che promuovi la sostenibilita’ ambientale, cosi’ come sottolineato nei giorni scorsi anche dal Presidente di ANCE, Paolo Buzzetti. In particolare avanziamo la proposta di destinare una quota consistente delle risorse regionali disponibili ad un Piano straordinario di manutenzione delle reti idriche toscane. Questa la proposta di Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Confservizi Toscana (l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico) e Fausto Valtriani, coordinatore della Commissione Acqua dell’associazione. Attuare un Piano straordinario di manutenzione della rete idrica significa dare vita ad attivita’ immediatamente realizzabili in tempi rapidi da parte dei gestori del servizio idrico integrato in accordo con le Autorita’ di Ambito, che coinvolgano una filiera produttiva prevalentemente locale e attivino un indotto con benefici sia in termini di risultato economico per le imprese che di occupazione per la regione. – continua De Girolamo – Significa migliorare la competitivita’ del sistema toscano, riducendo le perdite in rete e migliorando la capacita’ di servire le aree oggi a rischio siccita’, in particolar modo quelle a vocazione turistica e produttiva. Non si parla di interventi nuovi, ma di azioni gia’ previste dai Piani di Ambito, purtroppo in misura sottostimata rispetto alle reali necessita’. Attualmente l’entita’ delle sostituzioni a nuovo delle reti e’ ampiamente insufficiente a contrastare il progressivo invecchiamento delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato. Nel territorio regionale toscano l’estensione delle sole reti acquedottistiche ammonta ad oltre 38.000 kilometri. La vita media delle tubazioni e’ stimata intorno ai 40 anni, e’ necessario sostituire 950 km di condotte ogni anno. – ha sottolineato Valtriani – Attualmente le sei AATO toscane prevedono complessivamente un investimento dedicato al rinnovamento degli acquedotti di circa 50 milioni di euro per anno, cifra sufficiente a sostituire purtroppo solo un terzo dei 950 km di condotta che servirebbero, con la conseguenza che gli acquedotti della Regione Toscana invecchiano e le perdite idriche aumentano. Una prima stima dice che i gestori del servizio idrico integrato della Toscana per il prossimo anno dovranno spendere 70 milioni di euro che, al netto dei 50 gia’ previsti dai Piani di Ambito, richiede un contributo regionale per il 2009 di 20 milioni di euro. Chiediamo quindi che la Regione Toscana accolga positivamente questa nostra proposta poiche’, un investimento di 20 milioni, sarebbe in grado di portare un miglioramento del livello dei servizi resi ai cittadini. (AGI)

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