OCCUPAZIONE: ISAE, EMERGONO SEGNALI DETERIORAMENTO NEL MEZZOGIORNO

In un quadro congiunturale in accentuato peggioramento, gli indicatori aggregati del mercato del lavoro evidenziano ancora una sostanziale tenuta.E’ quanto rileva l’Isae commentando i dati Istat sull’occupazione indicando tuttavia che emergono segnali di deterioramento, in particolare nel Mezzogiorno dove l’occupazione si e’ sensibilmente contratta ed e’ contemporaneamente aumentato il numero di persone in cerca di occupazione. Il leggero miglioramento tendenziale dell’occupazione nazionale riflette in misura significativa l’evoluzione della manodopera straniera, che risulta aumentata in misura doppia rispetto alla dinamica complessiva.Gli andamenti registrati sono il riflesso di dinamiche fortemente differenziate su base territoriale e appaiono sensibilmente influenzati dall’evoluzione dell’occupazione di origine straniera. Su base territoriale nel Mezzogiorno l’occupazione si e’ sensibilmente contratta (-0,6% pari a 38 mila occupati in meno nei dati al netto di influenze stagionali), a fronte di andamenti che permangono positivi nel Nord (+0,2%) e al Centro (+0,6%). Nelle regioni meridionali il tasso di disoccupazione e’ aumentato (+0,2% fino a quota 12%), a seguito del forte aumento delle persone in cerca di occupazione (+1,2% su base congiunturale). Nel Nord e nel Centro il tasso di disoccupazione e’ diminuito (rispettivamente, uno e due decimi di punto rispetto al trimestre precedente).Sempre nel Mezzogiorno, su base tendenziale, si osserva, tra le persone in cerca di occupazione, una sensibile crescita della componente di individui in cerca di lavoro senza precedenti esperienze lavorative. Tra gli inattivi (non forze di lavoro) cresce la fascia di coloro che appaiono contigui al mercato del lavoro (che si dichiarano disponibili a lavorare o che cercano lavoro non attivamente). asca

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