Approvato a tempo di record lo schema di regolamento di attuazione della legge regionale che istituisce un Fondo di solidariet per le famiglie delle vittime di incidenti mortali sul luogo di lavoro. Lo ha licenziato, informa una nota, nel corso della sua ultima seduta la giunta regionale, su proposta dell’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi. La legge, da tempo in gestazione – ha detto Rossi – stata approvata rapidamente, dopo che la Toscana, l’ottobre scorso, aveva vissuto il dramma di ben quattro morti nei cantieri in poche ore. Non si ricordava un giorno cos tragico per il mondo del lavoro toscano e questa tragedia ha fatto in modo che si bruciassero le tappe. Sull’onda di questa stessa spinta stato messo a punto il regolamento attuativo. Sappiamo che si tratta di un intervento parziale, che risarcisce solo in maniera minima la ferita irreparabile che la morte sul lavoro provoca in una famiglia e in tutta la societ e che la priorit la battaglia per far crescere la cultura della sicurezza. Ma almeno possiamo fare in modo che le ristrettezze economiche e l’angoscia del futuro pesino meno sulle spalle di chi ha gi dovuto subire una perdita gravissima. Finalit della legge (la n.57 del 27 ottobre) assicurare il contributo alle famiglie delle vittime entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda. Il regolamento disciplina le modalit di presentazione della domanda stessa alle Asl nel cui territorio si verificato l’incidente, le modalit di svolgimento dell’istruttoria necessaria per accertare che la morte del lavoratore sia avvenuta proprio a seguito di un infortunio sul lavoro, i controlli e le modalit di recupero del contributo qualora manchino le condizioni previste. La legge regionale istituisce un fondo di solidariet i cui beneficiari possono essere il coniuge o il convivente della vittima di incidente mortale avvenuto sul luogo di lavoro nel territorio regionale dal 1 gennaio 2008, i figli legittimi, naturali riconosciuti, adottivi e affiliati, oppure, in mancanza di questi, gli ascendenti fiscalmente a carico, oppure, in mancanza di questi, i fratelli e le sorelle minori di et o fiscalmente a carico. Gli oneri sono stimati in 600.000 euro per l¨anno 2008 e 1.000.000 di euro per ciascuno degli anni 2009 e 2010. (ANSA).
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