ELUANA: CGIL MEDICI, DA SACCONI GRAVE VULNUS A DEONTOLOGIA

L’atto di indirizzo del Ministro Sacconi che vieta alle strutture del servizio sanitario nazionale di interrompere l’idratazione e la nutrizione artificiale in pazienti in stato vegetativo permanente, e’ un grave vulnus alla professionalita’ e la deontologia dei medici. E’ quanto denuncia Massimo Cozza, segretario nazionale della Cgil Medici, sottolineando come adempiendo all’indirizzo di Sacconi si andrebbe contro l’articolo 33 della Costituzione: Nessuno puo’ essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge, e non certo per un atto di indirizzo ministeriale. E tra i trattamenti sanitari – sottolinea la Cgil – non possono che rientrare l’idratazione e l’alimentazione artificiale, somministrabile solo attraverso pratiche chirurgiche invasive. Se invece del pregiudizio ideologico prevalesse il buon senso, non si potrebbe infatti negare che l’installazione di un sondino nell’apparato digerente non puo’ che essere un atto medico. Se passasse il principio che un atto di indirizzo ministeriale puo’ impedire un atto medico, al di la’ delle norme e delle evidenze scientifiche, in un sol colpo si determinerebbe un grave vulnus al diritto all’autodeterminazione dei pazienti e alla professionalita’ ed alla deontologia del medico. Le scelte del paziente devono maturare in un rapporto di comunicazione costante con il medico, tenuto a rinunciare a ogni forma di accanimento terapeutico, e a rispettare il principio costituzionale e deontologico dell’autodeterminazione. In questo ambito devono essere anche rispettate le volonta’ chiaramente anticipate in stato di coscienza, da parte di pazienti non piu’ in grado di esprimerle. (AGI)

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