CARNE ALLA DIOSSINA: TOSCANA, PROGETTO PER MAGGIORI CONTROLLI

Sono 400 mila i chili di carne sequestrata in Toscana, in due stabilimento di Reggello (Firenze) e di Empoli, in seguito all’allarme diossina nella carne di maiale di provenienza irlandese. Dalle numerose analisi effettuate fino a questo momento tutti i risultati sono negativi. La Toscana tuttavia sta varando alcuni progetti sperimentali per aumentare, rispetto a quanto previsto dai piani nazionali, i controlli su carne e latte. Questo e’ quanto emerso dall’audizione che si e’ tenuta questa mattina, nella commissione Sanita’ presieduta da Fabio Roggiolani (Verdi), su La recente emergenza legata alla contaminazione da diossine in alimenti di origine animale. Davanti ai commissari hanno parlato Giovanni Brajon per l’Istituto zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana e i resonsabili del settore di medicina preventiva della Giunta regionale. Lo scopo di questa audizione – ha spiegato Roggiolani – non e’ certo quello di creare allarmismi, ma di capire meglio lo stato dei fatti. Abbiamo infatti riscontrato che se da un lato i limiti posti dall’Unione europea per le quantita’ di diossina sono estremamente bassi e quindi tutelano i consumatori, dall’altro i controlli disposti a livello nazionale sono stati in passato pochissimi: un centinaio in tutto. Per questo – ha proseguito il presidente della commissione Sanita’ – vogliamo approfondire la questione, anche in vista di un nuovo progetto della Regione Toscana, che portera’ ad avere nel solo ambito regionale piu’ controlli su carne e latte di quanti se ne svolgano su tutto il territorio nazionale. E questo a tutela della bonta’ dei prodotti toscani. Brajon ha spiegato che in seguito all’allarme diffuso il 7 dicembre scorso sulle carni suine provenienti dall’Irlanda, in Toscana sono stati sequestrati 400 mila chili di carne irlandese che risultavano importati, tutti acquistati da due stabilimenti di Reggello (Firenze) e di Empoli. La carne e’ stata distrutta, mentre anche sui prodotti derivati sono state effettuate una serie di analisi i cui risultati stanno giungendo in questi giorni. Fin qui, ha detto Brajon, non sono emersi risultati di non conformita’ ai limiti europei stabiliti. In Toscana, inoltre, hanno preso il via alcuni piani di monitoraggio straordinari disposti dalla Regione Toscana, alcuni dei quali nelle zone ritenute piu’ a rischio diossina come i territori intorno a impianti di incenerimento e di termovalorizzazione, per tenere sotto controllo la qualita’ della carne e del latte. Questo incrementera’ di parecchio il numero dei controlli stabiliti dal piano nazionale. (AGI)

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