La segreteria della Cgil conferma lo sciopero generale del 12 dicembre. L’esame attento delle proposte del governo – si legge in una nota – conferma che si tratta di un piano di interventi che non rappresenta la svolta economica, sociale e fiscale della quale il paese ha bisogno, perch di fronte a una crisi eccezionale occorrono risposte eccezionali.Le stesse scelte previste dal decreto a favore dei pi indigenti e dei redditi da pensione – prosegue la Cgil – non hanno alcun carattere di strutturalit e di riforma, mentre resta del tutto inevasa la domanda di detrazioni fiscali nei confronti dei lavoratori dipendenti e di una risposta vera ai problemi dei pensionati. Le modalit scelte confondono il ruolo dell’intervento pubblico con quello della bilateralit sociale, subordinando il primo all’esistenza del secondo.Gli stessi benefici economici per i dipendenti delle piccole e medie imprese e per i precari – si legge poi – sono condizionate dalla presenza della bilateralit . In ogni caso non previsto alcun intervento per i precari che saranno licenziati entro il 2008. Inoltre i tagli alla spesa pubblica, in particolare nella sanit e nella scuola, amplificheranno gli effetti negativi sull’occupazione, in particolare dei precari, e sulla domanda di investimenti pubblici e di qualit dei servizi.Infine, nei provvedimenti del governo non c’ traccia di investimenti per le imprese basati sui principi dell’innovazione, della ricerca e delle priorit ambientali, mentre si registra una forte centralizzazione di strumenti e decisioni che potrebbe portare ad un rinvio di scelte di investimenti gi decisi e cantierati. Le decisioni del governo, in definitiva, non sostengono i ceti produttivi e i lavoratori del centro nord, mentre manca del tutto una politica di investimenti per il Mezzogiorno.Obiettivo dello sciopero, sottolinea ancora la segreteria, determinare cambiamenti nelle scelte del governo sulla base degli indirizzi sui quali stanno procedendo i principali paesi europei. In modo particolare la Cgil chiede: un intervento per aumentare le detrazioni sul lavoro dipendente, a partire dalla tredicesima di quest’anno; un meccanismo certo e riformato di rivalutazione della dinamica delle pensioni e la soluzione al problema della non autosufficienza; una riforma in senso universale degli ammortizzatori sociali con un finanziamento adeguato; una politica di investimenti a breve in grado di creare le condizioni per la formazione di posti di lavoro che possano compensare quelli che si perderanno per effetto della crisi.Cos conclude la nota: La decisione del governo di sospendere la detassazione degli straordinari e di agganciare i mutui al tasso Bce (alcune delle richieste avanzate da tempo dalla Cgil) dimostra che possibile giungere ad alcuni risultati condivisi. La Cgil intende dunque proseguire con la mobilitazione affinch possano essere raggiunti ulteriori importanti obiettivi. La segreteria confederale conferma le modalit di sciopero con manifestazioni su base provinciale. Lo sciopero si svolger nel rispetto rigoroso delle normative e nel rispetto dei cittadini.
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