LIVORNO: INFARTO FATALE A POCHI GIORNI DAL LICENZIAMENTO I SINDACATI ACCUSANO

Stamani alle 10,30, al cimitero dei Lupi, i funerali di Franco Falaschi, l?operaio portuale deceduto a 52 anni colpito da un infarto pochi giorni dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento. La famiglia, cui il lavoratore aveva taciuto la circostanza della risoluzione del suo contratto di lavoro, ha scoperto solo dopo il decesso che Franco era stato licenziato, il segreto che l?uomo si era tenuto stretto dentro nella speranza che le cose si potessero aggiustare. E ieri mattina Š stata la giornata del dolore condiviso tra la famiglia affranta e i lavoratori del porto, che insieme ai dirigenti sindacali della Cgil, cui l?operaio deceduto era iscritto, sono andati all?appartamento di via San Gaetano dove Falaschi abitava, per stringersi accanto alla moglie e al figlio. E i sindacalisti accusano: ®Franco era tremendamente turbato dopo aver avuto la lettera di licenziamento¯. La salma di Franco Falaschi, morto la sera di mercoled dopo essere sttao colpito da un malore mentre era nella sua abitazione, Š stata trasferita ieri al cimitero dei Lupi dove stamani verr… officiato il funerale a cura dei servizi funebri della Svs. La famiglia dell?operaio, la moglie Simonetta, 52 anni, vigile urbano, e il figlio Francesco, 28 anni, dipendente dell?Ipercoop, ha scoperto solo ieri mattina che Franco era stato licenziato dalla ditta ?New Transport?, l?azienda che svolge il servizio di trasporto degli autisti della Compagnia Portuale impegnati nello sbarco delle auto nuove dalle navi. Un dolore che si Š aggiunto a dolore. Accanto alla famiglia si sono per• voluti stringere molti compagni di lavoro, sia della ?New Transport? che di altre aziende portuali, tra cui anche diversi dipendenti della Compagnia lavoratori Portuali. E se in molti hanno ricordato l?amico, l?appassionato di calcio (Franco Falaschi aveva giocato in giovent— e un calciatore di buon livello era stato anche il figlio Franco), tutti hanno voluto essere accanto alla famiglia del compagno di lavoro, nella solidariet… che da sempre lega coloro che sulle banchine si guadagnano da vivere. E insieme alla delegazione dei lavoratori portuali, c?era anche il sindacato. L?operaio deceduto era infatti uno degli iscritti storici del porto alla Cgil. Simone Angella, delegato della Filt per il porto da ppena due giorni, ha ricordato come Franco Falaschi fosse anche il referente della Cgil all?interno dell?azienda. ®Siamo sconvolti da quello che Š accaduto – ha spiegato Angella – e abbiamo voluto stringerci accanto alla famiglia. Questo perch‚ vogliamo testimoniare la nostra vicinanza nel dramma ma anche offrire la nostra solidariet…, quella solidariet… anche concreta che la gente del porto ha sempre saputo dare in queste situazioni. Sar… la famiglia a decidere e come potremo aiutarli¯. Ma sulla vicenda interviene anche Maurizio Colombai, segretario della Filt-Cgil. Il sindacalista conosceva bene Franco Falschi, e anche la sua situazione dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento: ®Franco era venuto da noi unpaio di giorni fa per parlare proprio della sua lettera di licenziamento che ave aportato con s‚ per mostrarcela – ricorda Colombai – ed aveva letteralmente il morale sotto i tacchi¯. E Colombai non risparmia le critiche alla ditta per cui l?operaio lavorava: ®Una gestione d?altri tempi, che ha avuto un comportamento pi— che censurabile, e che oltretutto non si Š mai dimostrata neanche un interlocutore affidabile per tenere corrette relazioni sindacali¯da IL TIRRENO

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