MORTI SUL LAVORO NO EFFETTI COLLATERALI

E? un fatto che il lavoro in Italia paga il suo tremendo tributo di sangue. Non c?? anno nel quale non si contino le vittime di infortuni e di incidenti spesso mortali, quasi sempre evitabili. Era forse inevitabile l?inferno della Thyssen˜, quello di Porto Marghera˜, di Molfetta˜ e gli altri cento, mille inferni? Se esiste un indice per rappresentare la svalutazione del lavoro, basta guardare e leggere in questo girone infernale fatto di lutti e di dolore. Esiste in questo un grande tema che si chiama sicurezza, eppure viene trattato con un certo strabismo.E? come se queste vittime, quelle sul lavoro, fossero vittime ?minori?, in qualche modo inevitabili, appunto.Fossimo in guerra si direbbe effetti collaterali. Ma non siamo in guerra. Nonostante ci? le vittime sul lavoro hanno superato, nella stessa unit? di tempo, quelle che gli USA hanno avuto nella guerra in Iraq. C?? quindi una grande questione nazionale ancora tutta da riconsiderare nella sua dirompente attualit?. Una questione non archiviabile, come per fortuna non smette di ricordarci il presidente Giorgio Napolitano˜, perch? ogni vittima non solo ? un lutto insopportabile, ma soprattutto ? un fatto evitabile.La sicurezza sul lavoro non ? una chimera, ? un obiettivo giusto e possibile, presuppone e necessita di impegno, rigore e coerenza.In Toscana, la mia regione, si ? fatto molto. Hanno fatto molto i sindacati confederali, le istituzioni e le parti sociali. Abbiamo buone leggi, molto buona quella sugli appalti pubblici, servizi ispettivi e di prevenzione attenti anche se non sempre coordinati tra loro e da potenziare. Nonostante ci? infortuni e lutti non si fermano. Sappiamo che dietro a ciascuno di essi ci sono precise responsabilit?, a volte comportamenti negligenti, che vanno condannati e puniti. Ma a noi questo non basta: perch? sappiamo che dietro ad ogni vittima c?? la sconfitta di tutti, anche nostra. Il lavoro ? vita, ? occasione di emancipazione economica e sociale. Non possiamo accettare che si trasformi nel suo contrario. Nessuno dovrebbe accettarlo, e nessuno lo accetta, a parole, ma le chiacchiere stanno a zero, sono i fatti a contare. E? un fatto l?impegno delle nostre categorie sul terreno che ci ? proprio, quello dell?intervento sindacale sull?organizzazione del lavoro. Su come prevenire i rischi, su come costruire una sensibilit? e un controllo reale sul lavoro, su come costruire una cultura della legalit? e sicurezza. Su questi problemi da tempo chiediamo la disponibilit? della associazioni di impresa ad aprire tavoli di contrattazione locali ed aziendali. E? un tema questo da affrontare con grande rigore e coerenza e mal si concilia la disponibilit? che in Toscana abbiamo trovato ai tavoli contrattuali con la richiesta di Confindustria di ridurre le sanzioni per chi non rispetta le norme. E? un fatto, di contro, l?assenza dei decreti attuativi del T.U. sulla Sicurezza˜. Un fatto insopportabile ? anche la decisione della Umbria Olii ˜che, ad un anno e pi? di distanza dal tragico rogo a Campello sul Clitunno˜˜dove morirono 4 operai, si ? rivolta al magistrato per chiedere 35 milioni di danni alle famiglie delle vittime˜.Sono un fatto, infine, le scelte del governo tese a deregolare il mercato del lavoro. Orario pi? lungo, mano libera sugli straordinari, contratto a termine anche per l’attivit? ordinaria, deroga a livello aziendale della durata massima di 36 mesi, deroga al diritto di precedenza nell’assunzione a tempo indeterminato per i lavoratori che abbiano gi? un contratto di lavoro a termine nella medesima azienda, cristallizzazione di fatto dello stato di precariet? nulla hanno a che vedere con la sicurezza che richiede regole certe ed esigibili, rapporti il pi? possibile stabili, conoscenze e saperi che non si costruiscono con il job on call˜.► Editoriale del 23 Luglio 2008 a cura di Alessio Gramolati sulla sicurezza sul lavoro► Raggiungi la sezione del Portale dedicata ad Alessio Gramolati, Segretario Generale Cgil Toscana► INAIL: dati infortuni˜► Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale˜

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