Mi auguro di cuore che l’amministrazione comunale fiorentina ci ripensi: non credo che un’apertura straordinaria si possa considerare una misura contro la crisi. E’ quanto afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, in merito alla possibile apertura dei negozi del centro in occasione del 1o maggio. Prima il sindaco Matteo Renzi e poi, ieri, il vicesindaco Dario Nardella, avevano sottolineato la volont dell’amministrazione di dare ai negozi la facolt di essere aperti. Vedo invece – prosegue Barducci -, molto chiaramente, in iniziative come queste, il pericolo che preconizzava Turiddo Campaini, presidente di Unicoop Firenze: l’incentivo al consumismo e la discutibile equiparazione tra il ‘godere’ il tempo libero e ‘comprarlo’. Il fatto che in Italia il 1o maggio fu soppresso durante il ventennio fascista – aggiunge il presidente della Provincia – ci ricorda quanto questa festa sia collegata al tema dei diritti e della libert individuale. Perci mi auguro di cuore che il Comune ci ripensi, e che il 1o maggio anche a Firenze si festeggino i lavoratori, come in gran parte del mondo. Per Barducci, poi, non si pu sempre andare in deroga a tutto, un messaggio politicamente sbagliato e pericoloso. I diritti dei lavoratori, l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti in campo economico e sociale non sono fatti scontati, ma assai pi ‘sacri’ di tante altre festivit che non oseremmo mai discutere. (ANSA).
27 minuto di lettura