Solo 146 euro per cittadino nel 2012: a tanto ammonta la spesa sociale nella media di otto regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia) prese come riferimento da una ricerca promossa dalla Cisl nazionale e dall’Fnp-Cisl (Federazione nazionale pensionati), in occasione della Giornata internazionale della famiglia che si svolger domani a Roma. Tre le regioni considerate ‘pro-family’ (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto); cinque quelle ‘no-family’, ovvero nelle quali le condizioni territoriali non favoriscono la crescita e lo sviluppo delle famiglie (Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sicilia e Toscana). Al di l delle roboanti dichiarazioni del Governo e del ministro Riccardi sugli imminenti aiuti alle famiglie e alla lotta alla povert – dichiarano in una nota congiunta Pietro Cerrito, segretario confederale Cisl e Attilio Rimoldi, segretario nazionale Fnp – questo strumento di lettura dimostra che le politiche di sostegno alla famiglia sono efficaci laddove concertate e con la partecipazione dei soggetti sociali presenti sui territori. La ricerca, sottolinea la Cisl, dimostra un reale peggioramento delle famiglie italiane ed evidenzia una differenziazione marcata fra le diverse regioni esaminate: la spesa sociale delle regioni analizzate, infatti, si attesta sui 146 euro per abitante, con un forte squilibrio nazionale, tra la prima della classe (la regione Veneto con 245 euro) e il fanalino di coda (la regione Campania con 54 euro). Comunque anche le regioni considerate ‘pro-family’ presentano una scarsa attenzione e incidenza sui reali bisogni delle famiglie che sono spesso lasciate sole nella gravit delle varie situazioni e difficolt , quali mancanza di lavoro e non autosufficienza. (ANSA).ÿ
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