Voucher: Camusso, c ‘Š problema democrazia se si decide di non andare al voto e dopo 20 gg se ne discute in parlamento

Camusso: i mega stipendi dei manager alimentano la guerra tra lavoratori. La Marcia di Milano pro-migranti Š stata straordinaria risposta alla guerra tra poveri. Voucher: Š un problema di democrazia se il tema torna. Nel suo intervento, molto applaudito, all’iniziativa ‘Fondamenta’, promossa da Mdp a Milano, la leader della Cgil Susanna Camusso affronta molti nodi dell’agenda politica e molti punti caldi della crisi lavorativa e sociale in atto.Voucher: Š un problema di democrazia se il tema torna. Oggi siamo di fronte al fatto che in Parlamento con poca trasparenza si sta facendo una discussione sui voucher che era stata accantonata qualche tempo fa. C’Š un problema di democrazia se si decide che i cittadini non devono votare al referendum e poi dopo 20 giorni si torna ad affrontare il tema in Parlamento. Cos Susanna Camusso, dal palco della manifestazione di Mdp, attacca il dibattito su come sostituire i voucher nella manovrina alla Camera.Fisco: gli stipendi dei manager alimentano la guerra tra lavoratori. Sulle politiche fiscali torna un tema che fu di Berlusconi di 2 aliquote Irpef ma questo Š un grande inganno per i redditi medio-bassi. Viene un moto di ribellione quando ormai Š scontato che qualsiasi manager pu• guadagnare 500 volte di pi—, questo Š un modo di fare la guerra tra i lavoratori, cos la leader della Cgil stronca l’ipotesi di revisione delle aliquote fiscali in vista della manovra di ottobre.Oggi il lavoro ha perso il valore sociale che aveva, ma credo che tutti abbiamo negli occhi la manifestazione di ieri come una straordinaria risposta positiva alla guerra tra poveri. Lavoratori e lavoratrici hanno un livello di diffidenza verso la politica come mai prima nella storia della Repubblica – ha aggiunto Camusso – A questo c’Š una sola risposta: tornare a occuparsi concretamente della condizione materiale delle persone e delle prospettive che vengono date loro.Occorre rimettere in piedi politiche un po’ piu’ radicali sul tema della riduzione degli orari di lavoro. Siamo in una stagione in cui per i lavoratori italiani l’orario continua ad aumentare cosi’ come l’invasivita’ sul singolo orario del lavoratore. Parlare di riduzione dell’orario diventa fondamentale, ma ci vuole un progetto e non subire il fatto che il costo sia l’unica misura possibile. da globalist.it

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