Voi protestate? E io esternalizzo: Greve in Chianti (Firenze), lavoratrici e Fp Cgil contro il ricatto della Rsa

?Voi protestate? Allora io vi appalto ad altri?: Rsa Botticelli (Greve in Chianti), lavoratori in stato d?agitazione contro il ?ricatto? della propriet…. La Fp Cgil Firenze scrive una lettera aperta alle istituzioni (conferenza dei sindaci, sindaco di Greve in Chianti e azienda sanitaria) per scongiurare l?esternalizzazione del personale, ripristinare il dialogo sociale e dare soluzione ai problemi sollevati dalle lavoratrici (organizzazione dei turni e carenze d?organico)IL TESTO DELLA LETTERAA Strada in Chianti, alle porte di Firenze, nella Rsa Botticelli di propriet… del gruppo La Villa Spa, la vicenda inizia alcuni mesi fa.In un contesto di azienda sindacalizzata, nel corso delle assemblee dei lavoratori abbiamo rilevato un crescente disagio da parte di molte lavoratrici dovuto a carichi di lavoro eccessivi, turni estenuanti e frequenti attriti con la Direzione. La nostra maggiore preoccupazione Š la carenza di organico che rende particolarmente pesanti le condizioni di lavoro proprio in una struttura soggetta ad Accreditamento, dove il rispetto dei parametri numerici di personale Š un elemento due volte importante, perch‚ da esso dipende sia la salute degli ospiti sia quella delle lavoratrici. La prima missiva che abbiamo inviato all?azienda, il 25 maggio scorso, era stata coraggiosamente firmata anche dalle lavoratrici della struttura, e chiedeva il confronto sulle dotazioni organiche e sulle politiche degli orari (pause per il recupero psicofisico, riposi, sostituzioni delle malattie), ma purtroppo a quella nota non abbiamo avuto nessuna risposta.L’estate Š, di norma, il periodo pi— duro per chi lavora in Rsa: gli ospiti aumentano, fa caldo e non sempre l’azienda si muove in tempo per reperire il personale necessario a sostituire le ferie estive del personale. Non sappiamo ancora quanta ragione avessimo nel ritenere che vi fossero carenze di organico, sta di fatto che mentre le nostre rimostranze non ricevevano riscontro, la Rsa Š stata sottoposta ad un controllo da parte dell’Azienda Usl ed Š subito corsa ai ripari con nuove assunzioni (poche per la verit…: ora in totale il personale Š composto da unit… circa 25 operatori). Inoltre, sempre a seguito delle nostre richieste e della verifica da parte dell’azienda sanitaria, senza darci nessuna informazione preventiva e negando il confronto sindacale, l’azienda ha modificato l’orario di lavoro variando gli orari in funzione di una nuova organizzazione, senza tenere minimamente in considerazione il disagio che ci• avrebbe prodotto sull’organizzazione familiare delle lavoratrici. Data la chiusura totale al dialogo da parte dell’azienda, abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione del personale nel rispetto dalla legge 14690 sul diritto di sciopero per chi lavora nei servizi alla persona. L’incontro per il tentativo di conciliazione Š avvenuto il 27 giugno presso la Prefettura di Firenze, ma anche in quella occasione l’azienda, nella persona dell’amministratore delegato, non ha mostrato la minima apertura al dialogo. Teniamo a precisare che, ad oggi, non Š ancora stata effettuata un’ora di sciopero e quindi nessun disagio ha interessato gli anziani della struttura.A questo punto la storia diviene, a nostro avviso, assolutamente surreale. La Direzione aziendale ha diffuso, durante il periodo estivo, voci insistenti circa la volont… dell’amministratore delegato di esternalizzare la gestione del personale della struttura, poich‚ ?seccato? dalle richieste delle lavoratrici. Certi si trattasse di un malinteso, abbiamo richiesto chiarimenti all’azienda la quale ci ha risposto non solo confermando la volont… di procedere ad una esternalizzazione, ma confermando che la decisione Š stata – come si legge nella lettera inviata dalla Direzione al sindacato – ?dolorosamente assunta nel momento stesso in cui la Direzione aziendale ha effettivamente e direttamente constatato che il clima interno e le difficolt… di dialogo con il lavoratori stavano inficiando il servizio…?. Dunque, questo Š il ?ricatto?: voi protestate, io vi appalto ad altro soggetto. E? opportuno ricordare che chi lavora in una Rsa fa un lavoro estremamente duro e impegnativo. Lavora a contatto, ogni giorno, con la sofferenza. Si prende cura di persone non pi— autosufficienti che hanno bisogno di sostegno in tutte le loro funzioni. Ed Š anche per questo che su temi come carichi di lavoro, orario, malattie del personale deve essere mantenuto un alto livello di attenzione. Ed Š opportuno ricordare che la Rsa Botticelli Š stata negli anni, proprio grazie all’impegno delle lavoratrici, un luogo di eccellenza nel territorio, almeno fino a quando l’azienda che ne Š titolare non ha inteso come ?metodo? la totale chiusura alle richieste delle proprie lavoratrici.Come pu• pensare un’azienda leader nel settore, che conosce le difficolt… con cui il proprio personale Š quotidianamente a contatto e che peraltro non Š in stato di crisi o di ristrutturazione, decidere di esternalizzare il personale (infermieri, oss, animatori, fisioterapisti) che rappresenta il core business dell’azienda stessa? Come Š possibile che, a fronte di rivendicazioni sindacali, di carattere contrattuale, un’azienda intenda ricorrere a tali strumenti per mettere a tacere la voce di lavoratrici e sindacati? Come possiamo tollerare che vengano calpestati i diritti di chi si cura degli ultimi? Come Organizzazione sindacale intendiamo denunciare l’arroganza e la prepotenza di questa azienda e chiediamo a tutti i soggetti in indirizzo di farsi parti attive per scongiurare l?esternalizzazione del personale, ed il ripristino di corrette relazioni sindacali che diano soluzione ai problemi sollevati dalle lavoratrici.Firmato: Francesco Belli (Fp Cgil Firenze)

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