Da gennaio a giugno le operatrici di tre centri antiviolenza toscani (Pisa, Empoli e Montecatini Terme) saranno impegnate in un cammino formativo e informativo rivolto ai 600 dipendenti del Gruppo Acque, dedicato al tema della violenza in famiglia e sui luoghi di lavoro. Il progetto, Smuovere le acque, nasce dall’intesa tra il gestore idrico del Basso Valdarno e la Casa della donna di Pisa. Nei cinque mesi di durata si svolger un ciclo di incontri cui parteciper il personale di Acque e tenuti dalle operatrici dei tre centri antiviolenza a Pisa, Pontedera, Empoli e Montecatini. Si parler , spiegato in una nota, di stereotipi e pregiudizi alla base della violenza di genere, modalit e indicatori attraverso cui riconoscerla, servizi e pratiche di intervento delle associazioni. Ogni giorno – ha sottolineato il presidente di Acque, Giuseppe Sardu – assistiamo ad atti di violenza sulle donne, atti inauditi ma che non sono affatto inspiegabili. Crediamo che l’indignazione non basti. Aziende come la nostra possono e debbono dare un sostegno prezioso. Il protocollo – ha concluso Carla Pochini, presidente della Casa della donna di Pisa – davvero innovativo: per la prima volta i centri antiviolenza entrano in una grande azienda di servizi pubblici, incontrando il personale e coinvolgendolo in un percorso di informazione sulla violenza alle donne.(ANSA).
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