VIAREGGIO: PRNCIPINO, ‘NO ALLA VENDITA, ROSSI CONVOCHI SUBITO LE PARTI’

?Gi— le mani dal Principino?. La raccolta di firme Š iniziata ieri, davanti al Centro congressi, e continua nei prossimi giorni. Per provare a bloccare quella che Lino Giovannelli, per la Filcams Cgil, definisce ®una scelta sconsiderata dell?amministrazione comunale e del sindaco¯. La protesta, ieri mattina, ha portato in piazza molti esponenti del centrosinistra locale: i consiglieri comunali del Pd Romanini e Paterni, il segretario Giovanni Giannerini, il capogruppo della Sinistra Arcobaleno, Milziade Caprili, la consigliera Isaliana Lazzerini (gruppo misto), gli esponenti di Sel e i giovani comunisti. Oltre alla Cgil con il segretario generale della Versilia, Andrea Antonioli. Prove tecniche di dialogo e azione comune, insomma, intorno all?emergenza della privatizzazione imminente del futuro congressuale di Viareggio e non solo. Con una considerazione amara, formulata da Caprili: ®Viareggio non ha mai creduto ad un turismo che durasse pi— della stagione estiva¯. Ricordando che ®non esistono in Italia strutture congressuali interamente in mano ai privati¯, Andrea Antonioli ha sottolineato come ®la gestione plurale della struttura Š l?unica garanzia di realizzare l?interesse complessivo della citt…¯. Invece di quello di pochi, con la prospettiva che ®la struttura diventi il salotto di qualcuno o lo stabilimento balneare del Principe di Piemonte¯. L?esame della documentazione inviata dal Comune alla Regione – ha ricordato Giannerini – ®termina il 30 aprile. La questione, dunque Š ancora aperta ed Š necessario muoversi per capire se ci sia ancora margine per il recupero dei finanziamenti¯. Una sollecitazione subito ripresa da Giovannelli: ®Allora chiediamo al presidente Enrico Rossi di convocare le parti. Perch‚ buttare a mare l?occasione di rilancio della storica struttura del Principino sarebbe un danno irreparabile¯. L?idea dei promotori della protesta Š anche quella di un referendum cittadino sul futuro del Centro congressi. Ammesso che il Comune di Viareggio riesca a sciogliere i nodi – Š l?incitamento di Caprili – per i quali questo strumento non Š ancora nello Statuto. E se la questione della vendita finisse per essere considerata materia di bilancio, dunque non sottoponibile al referendum, comunque la consultazione popolare – suggerisce il segretario del Pd – ®potrebbe sempre essere di tipo consultivo¯. D.F.da Il Tirreno

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