VIAREGGIO: AZIMUT, DA LUNEDI’ 200 IN CASSA INTEGRAZIONE

Blocco degli straordinari dal 14 prossimo, otto ore di sciopero tra oggi e fine mese, presidio giornaliero presso i punti di ingresso aziendali come punto di riferimento per il personale in cassaintegrazione, sottoscrizione volontaria da parte di chi resta al lavoro a favore di chi Š fuori. Dopo la rottura della trattativa i sindacati del gruppo Azimut-Benetti hanno annunciato ieri pomeriggio lo stato di agitazione, per il quale avevano avuto il mandato dall?assemblea tenutasi in mattinata sul piazzale davanti al cantiere di via del Porto. ®La risposta dell?azienda – spiegava in serata Massimo Braccini, segretario provinciale Fiom-Cgil – Š stato indire assemblee nei reparti. Un comportamento antisindacale che valuteremo se portare in tribunale¯. Al centro dello scontro tra sindacati e azienda, Š stato spiegato ai lavoratori, ®c?Š la richiesta di avere davanti un Piano industriale preciso e chiaro al momento di concordare le tredici settimane di cassaintegrazione. Solo questo – ha spiegato Braccini – Š la garanzia di futuro per i cantieri Azimut-Benetti della Darsena viareggina¯. Una posizione che ha diviso Cgil e Cisl con i rispettivi sindacati di categoria Fiom e Fim: ®Tredici settimane di cassaintegrazione, che comunque l?azienda avvia anche senza un accordo sindacale che era il migliore che potevamo avere – ha spiegato sul piazzale del cantiere il delegato Fim-Cisl, Alessandro Freschi – sono il periodo per cercare il confronto sulle prospettive¯. Una posizione che la maggioranza di operai e impiegati, al momento di alzare la mano per votare, non ha condiviso. Forse anche perch‚ la stessa Cisl non ha potuto che ammettere: ®L?azienda non Š disponibile a consegnare il Piano industriale¯. Da luned, dunque, restano a casa – per la cassaintegrazione a zero ore – 90 dipendenti della divisione ?Azimut? e 110 di ?Benetti?. Lavoratori, per la maggior parte impiegati, che – insieme ai colleghi delle imprese appaltatrici costrette a ridurre le ore di lavoro – non affolleranno pi— la Darsena con i suoi negozi o i bar dove consumare in fretta un panino o un caffŠ. Anche per questo la difficile situazione del comparto della nautica meriterebbe un in pi— di attenzione da parte dell?amministrazione comunale guidata da Luca Lunardini. I cantieri viareggini del gruppo Azimut-Benetti – Š il dato fornito dal sindacato – ®hanno sei barche da consegnare entro maggio. Poi le prospettive per settembre sono di zero ordini per ?Azimut? e due per ?Benetti?¯. Il futuro senza un Piano industriale chiaro – ha ribadito la Fiom-Cgil – ®Š quello per cui dopo l?estate, invece degli ordinativi arrivino i licenziamenti¯. Nel corso dell?assemblea non sono mancati i toni accesi e ad un certo punto si Š anche diffusa la voce che vi fossero lavoratori delle ditte esterne bloccati in cantiere, senza poter uscire. Gli uomini del commissariato di polizia, presenti in Darsena per la durata dello sciopero con assemblea, hanno sentito con forza che fosse accaduto qualcosa di simile. Attribuendo il falso allarme a qualcuno che ha provato ad alzare la tensione. ®Dobbiamo puntare a diventare un cantiere costruttore autonomo¯, Š la prospettiva che Massimo Braccini ha indicato come ®l?unica possibile per salvare i posti di lavoro. Su questo passaggio, per•, l?azienda ha portato alla trattativa una serie di idee fumose. E questo grave. Cos come lo Š l?atteggiamento ?se non firmate, andiamo avanti noi? decidendo da soli chi va in cassaintegrazione e quando. Bene – ha quasi gridato il segretario provinciale della Fiom-Cgil – questo sindacato non si fa minacciare da nessuno, n‚ accetter… mai ricatti e minacce indebite¯. Al forte gruppo nautico, ha ricordato Massimo Braccini, delegato Fiom, ®abbiamo chiesto un accordo che stabilisse come nessun dipendente debba essere licenziato. Su questo passaggio, per•, l?azienda ha risposto di non poter concordare alcunch‚¯. E non diverso Š stato il racconto di Alessandro Freschi, per la Fim-Cisl, che ha ammesso: ®? chiaro che su Viareggio l?azienda ha intenzione di ridurre il personale¯. Da oggi Š stato di agitazioni, con scioperi articolati e il possibile blocco dei vari per le barche che il cantiere deve consegnare. Mentre da dopo Pasqua i cancelli saranno presidiati dai dipendenti in cassaintegrazione, determinati a non scomparire nel nulla e a difendere il proprio posto di lavoro, in ufficio come sui piazzali. Donatella Francesconi da il Tirreno

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