Vi racconto la mia prima Marcia per la Pace (ne valse la pena!)

La mia prima volta alla Marcia per la Pace Perugia Assisi ? stata due anni fa. E? e rester? un?esperienza indimenticabile.Prima di allora non avevo mai pensato di parteciparvi, lo ammetto; ho sempre pensato che fosse per ciellini e boy scout, sbagliavo.Non avevo mai riflettuto, deviata dal pregiudizio, che i valori, che hanno mosso e continuano a muovere migliaia di persone da tutta Italia, sono anche i miei, sono i valori e i principi che sono da sempre dentro di me e dentro la mia organizzazione: pace, accoglienza , antirazzismo, antifascismo, solidariet?. Valori che oggi pi? che mai hanno bisogno di essere difesi e diffusi.La Marcia della Pace ? difficile da spiegare, nonostante ci? che si crede; ? pi? facile farla. Sentirsi avvolti, quasi abbracciati e trasportati da una marea umana, perfetti sconosciuti con cui ti senti un tutt?uno.Non importa se il cammino ? lungo, se ci pensi all?inizio ti spaventa, ma poi ti ritrovi a camminare, un passo dietro l?altro, e c?? chi suona, chi canta, chi chiacchiera col vicino ; tenere il passo con il sorriso, non ho mai visto tanti sorrisi tutti insieme.Ho sorriso anch?io, ho sorriso a chiunque, come non mi era mai capitato. Ero felice, felice di esserci, felice di camminare per qualcosa di giusto, ero felice perfino della stanchezza che alla fine si faceva sentire.I Colori, i colori caldi, belli , i colori della Pace e ti incanti a guardare le bandiere, a leggere i messaggi sugli striscioni.C?? tanta gente pensavo, mentre camminavo, che crede come me nella Costituzione, perch? se ci pensi i valori e lo scopo di questa Marcia stanno tutti l, dentro la nostra Carta Costituzionale.Mi ricordo i bambini, sulle spalle delle mamme e dei babbi , alcuni piccolini anche a piedi, qualcuno in passeggino, non ne ho visto nessuno che si lamentava. Ho pensato sar? tutta questa energia positiva! E detto da me, che sono notoriamente donna particolarmente pragmatica, ha dell?incredibile.Io la Marcia l?ho fatta tutta dall?inizio alla fine, 33 chilometri, senza prendere la navetta neppure per tornare al pullman; stanca ero stanca, mi dicevo domani non mi alzo da letto, ma ero soddisfatta, mi ero messa alla prova e non solo fisicamente, avevo fatto la mia parte per una giusta causa.Un cammino ?in direzione ostinata e contraria ? a chi ci vorrebbe rassegnati alla disumanit? e all?odio.A chi sta leggendo, suggerisco di andarci: ci sono un sacco di tappe, per tutte le possibilit?, anche per chi pu? solo fare solo pochi metri.Quando mi sono seduta sul pullman che mi riportava a Prato c?era una stanchezza sana e una sensazione persistente che posso riassumere cos : ne ? valsa davvero la pena!(l’autrice ? esponente della Cgil pratese)(Perugia-Assisi, la Cgil aderisce alla manifestazione del 7 ottobre)

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