Vertenza Piombino: Jsw poco credibile, governo con altri privati per piano alternativo

La fabbrica tra pochi giorni vedrà nuovamente tutti gli impianti di laminazione fermi, migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione ed il Piano industriale presentato a fine Gennaio da Jindal è decisamente poco credibile e considerato dallo stesso Ministro insoddisfacente.

Si è tenuto questa mattina un consiglio di Fabbrica, in parte in presenza ed in parte in modalità telematica, con le Rsu Jsw Steel Italy, Piombino Logistics e Gsi.
E’ stata l’occasione per confrontarci, anche dopo 25 giorni di presidio alla portineria, sulle legittime preoccupazioni.
Grazie all’impegno della Rsu e dei Lavoratori, siamo riusciti a riportare sul tavolo delle Istituzioni Comunali, Regionali e Nazionali la Vertenza dell’acciaieria di Piombino che, sembrava passata nel dimenticatoio, tornando invece ad essere una priorità.
Nelle ultime quattro settimane si sono susseguite interpellanze parlamentari e la visita di Parlamentari e Senatori, di varie forze politiche, che hanno preso l’impegno di sensibilizzare i propri rappresentanti Nazionali e si sono impegnati per farli venire direttamente al presidio a confrontarsi con i lavoratori.
Per questo motivo li abbiamo pubblicamente ringraziati, ma adesso attendiamo che quegli impegni assunti a parole si concretizzino a partire già dai prossimi giorni.
Abbiamo valutato positivamente che si sia aperto, anche proprio grazie al Presidio, un canale di collegamento tra l’Amministrazione Comunale (il Sindaco e l’Assessore al lavoro hanno incontrato personalmente il Ministro Giorgietti), la Regione Toscana (il Presidente Giani ed il Consigliere Regionale Anselmi hanno avuto una teleconferenza con il Ministro) ed il Prefetto di Livorno con Il Ministro e rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico.
Adesso però le Istituzioni non possono accontentarsi da parte del Ministro solo di un breve passaggio e di una successiva dichiarazione di poche parole senza nessun impegno concreto e con tempistiche chiare e definite per la vertenza piombinese.
Questa non può essere una questione lasciata in mano solo alle Organizzazioni sindacali.
Il futuro della siderurgia piombinese e la vertenza dell’acciaieria piombinese sono di rilevanza sociale ed economica dell’intera comunità, ancor più in questo momento in cui cresce la preoccupazione anche per l’altro storico stabilimento di piombino, la Liberty Magona, per la quale il sindacato sta seguendo con allarme le notizie che arrivano quotidianamente dalla Multinazionale indiana in merito a gravi difficoltà economiche del gruppo.
Fim-Fiom-Uilm-Uglm la scorsa settimana si sono autoconvocate sotto il MiSe insieme a decine e decine di Vertenze nazionali ancora irrisolte, tra cui era presente una delegazione dell’acciaieria di Piombino.
Grande la delusione per le dichiarazioni riportate dal Ministro a margine dell’incontro con le Organizzazioni Sindacali Nazionali.
La fabbrica tra pochi giorni vedrà nuovamente tutti gli impianti di laminazione fermi, migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione ed il Piano industriale presentato a fine Gennaio da Jindal è decisamente poco credibile e considerato dallo stesso Ministro insoddisfacente.
Restano i dubbi sulle deleghe che dovevano essere assegnate, temiamo ci sia la volontà di trasferire in India la Gsi (per la quale ci erano stati prospettati investimenti imminenti), preoccupa fortemente vedere la struttura commerciale e la Direzione del personale sempre più impoverite e depotenziate, nessuna notizia in merito agli smantellamenti degli impianti oramai non più necessari ma che, se lasciati a sé stessi, rischiano di essere pericolosi alla collettività.
Riteniamo che il Ministro debba confrontarsi nel più breve tempo possibile direttamente con Sajjan Jindal e senza garanzie vadano individuate da parte del Governo tutte le misure necessarie per voltare pagina per non subire passivamente le non scelte di una multinazionale totalmente inadempiente.
Si valuti da parte del Governo e del Ministro un piano alternativo serio e credibile con altri soggetti privati e con l’ingresso importante dello Stato nel capitale sociale, per dare concretezza alle dichiarazioni fatte di un sito e di una siderurgia strategica.
Queste furono le affermazioni che dichiarò il leader della Lega un paio di anni fa, durante una campagna elettorale, nel piazzale della portineria Jsw a Piombino.
Il consiglio di fabbrica e le Segreterie si attivano fin da subito per richiedere un incontro al Presidente della Regione Toscana con il Sindaco di Piombino per costruire insieme le richieste da portare al prossimo incontro con il Ministro e proveremo ad organizzare un incontro con tutte le parti politiche che hanno dato la propria solidarietà al Presidio, per fare insieme una valutazione sugli impegni che si erano assunte nelle scorse settimane.

 

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