VENDITE DETTAGLIO: CONFESERCENTI, SI ALLUNGA IL TUNNEL DELLA CRISI

L’uscita dal tunnel della crisi ancora non si vede; anzi, il percorso per uscirne si sta allungando. E’ quanto emerge dai dati sulle vendite al dettaglio di luglio diffusi oggi dall’Istat: la flessione registrata sia nel no food sia nel comparto alimentari rappresenta un indicatore dell’aggravarsi della crisi, che spinge gli italiani a stringere la cinghia anche in occasione dei saldi di luglio. E a soffrire non sono solo le piccole superfici.E’ quanto si legge in una nota di Confesercenti, secondo cui le prospettive per il futuro, poi, non lasciano ben sperare: secondo le nostre previsioni, anche il 2013 sara’ un anno di difficolta’, con una flessione dei consumi dello 0,4%. Il crollo del mercato interno sta mettendo a dura prova il tessuto imprenditoriale italiano, come testimonia il saldo tra chiusure e aperture di imprese nel primo semestre 2012, che risulta negativo per piu’ di 13mila unita’ e ha gia’ portato alla perdita di oltre 33mila posti di lavoro, dipendenti o indipendenti. Numero che, senza un’inversione di tendenza, potrebbe raddoppiare entro la fine dell’anno. Se a questi aggiungiamo anche i 100mila autonomi che hanno precedentemente perso il lavoro nel corso della crisi, diventa evidente come non sia piu’ possibile aspettare.L’associazione conclude sottolineando che l’esecutivo non puo’ concentrarsi solo su singole grandi aziende, aprendo tavoli ad hoc: in pericolo c’e’ anche un settore di primaria importanza come quello legato ai consumi interni, le cui difficolta’ stanno producendo pesantissimi danni sul piano sociale ed economico. Il governo apra urgentemente il confronto con le parti sociali, per definire interventi che ridiano fiato a imprese e famiglie. A partire dal taglio del cuneo fiscale e dalla riduzione delle aliquote, utilizzando la locomotiva della delega fiscale. Serve urgentemente una terapia shock, o dal tunnel non usciremo. ASCAVENDITE DETTAGLIO: ISTAT, A LUGLIO IN CALO DEL 3.2% SU ANNOAncora una contrazione per le vendite al dettaglio. A luglio, secondo i dati diffusi dall’istat, l’indice destagionalizzato (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantita’ sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione congiunturale dello 0,2%. Nella media del trimestre maggio-luglio 2012 l’indice e’ diminuito dell’1,0% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con giugno 2012, le vendite diminuiscono dello 0,1% per i prodotti alimentari e dello 0,3% per quelli non alimentari. Rispetto a luglio 2011, l’indice grezzo del totale delle vendite segna una diminuzione del 3,2%, sintesi di un calo del 2,0% per i prodotti alimentari e del 3,8% per quelli non alimentari.Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con luglio 2011, variazioni negative sia per la grande distribuzione (-2,3%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (-3,8%). Nel confronto con i primi sette mesi del 2011, l’indice grezzo diminuisce dell’1,7%, come risultato di una lieve diminuzione per le vendite di prodotti alimentari (-0,1%) e di una flessione piu’ marcata per quelle di prodotti non alimentari (-2,4%). ASCA

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