Vaccini: Flc Cgil, obbligo prof? Già risposto con senso civico Copertura alta

“La risposta di senso civico è stata bellissima. Quella della scuola è una categoria ampiamente vaccinata e riteniamo possa sostenere anche questo obbligo”. Così la segretaria nazionale Flc Cgil Grazia Maria Pistorino, sull’obbligo vaccinale per il personale scolastico. E ricorda che il sindacato ha sollecitato una corsia preferenziale per la terza dose, anche per gli insegnanti giovani e precari che hanno fatto la seconda dose oltre 6 mesi fa. “Si comprende – sottolinea – la logica dell’obbligo per il personale che è a contatto con persone che non possono essere vaccinate, come i bambini. Ma la categoria degli insegnati ha dimostrato di mettersi al servizio del Paese: una disponibilità che andava valorizzata, adottando una corsia preferenziale per la terza dose, invece si propone un obbligo”. Il dato del 95% di copertura vaccinale per il personale della scuola è l’ultimo disponibile, a tale proposito la sindacalista sollecita il monitoraggio, previsto dal protocollo sulla sicurezza di quest’estate. In attesa delle disposizioni definitive, si può ipotizzare che i controlli sull’obbligo si svolgano come adesso avviene per il Green pass, osserva: “Il Qr code non funziona più a chi fa il tampone”, con le relative sanzioni già previste. E aggiunge: “Il controllo ogni mattina per far cominciare il lavoro è un aggravio non indifferente, servono più risorse che non sono arrivate ancora nella legge di Bilancio, anche se promesse”. E non vede un rischio che molti non vaccinati si diano malati mettendo in crisi la scuola. “Riteniamo talmente basse le percentuali che non c’è rischio di svuotamento”. (ANSA).

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