Usl Toscana Centro, 100 operatori sanitari in scadenza di contratto senza rinnovo: allarme Fp Cgil

Blocco regionale delle assunzioni in sanità: non arrivano i rinnovi per 100 professionisti sanitari a tempo determinato della Usl Toscana Centro in scadenza il 16 aprile. L’allarme di Fp Cgil: “A rischio chiusura i servizi della diagnostica strumentale e di laboratorio e della riabilitazione”

Dal 16 aprile 2022 cominceranno ad arrivare le scadenze dei contratti a tempo determinato per 100 professionisti appartenenti a vari ruoli in servizio nella USL Toscana Centro.
Questi lavoratori sono stati chiamati per sopperire alle molteplici carenze causate dal mancato rinnovo del turn over del 2020/21 e oggi, senza che vi sia stato nessuno sblocco delle assunzioni per sostituire il personale dimesso e i pensionati, vengono rispediti a casa senza nemmeno avere avuto la possibilità di fruire delle ferie pregresse accumulate in anno di lavoro e non godute per mancanza di personale.
Una beffa che inizia colpendo 28 tecnici di radiologia (4 a S.M. Nuova, 7 a SS Annunziata, 4 a Empoli, 2 a Pistoia, 5 a Pescia, 4 a Prato, 1 a Borgo San Lorenzo, 1 a Figline) che a partire da domani fino a settembre vedranno scadere i loro contratti senza nessuna possibilità di rinnovo, con la conseguente chiusura e ridimensionamento delle attività nei servizi radiologici di tutti gli ospedali della USL Toscana Centro.
“Continua lo stillicidio del personale sanitario e tecnico amministrativo nella USL TC- dichiara Simone Baldacci, Coordinatore FP CGIL Usl Toscana Centro -, il blocco delle assunzioni di 100 professionisti del Dipartimento tecnico sanitario porterà sicuramente a un drastico ridimensionamento e al taglio delle attività dei servizi della radiologia e dei laboratori dell’Azienda (attualmente mancano 50 tecnici di laboratorio rispetto al 2019)”.
“Non meno drammatica – continua Baldacci – la situazione dei servizi della riabilitazione, con il mancato rinnovo di 13 logopediste e 30 fisioterapisti si avranno effetti deleteri sulla tenuta di questi delicati servizi sanitari, che rispondono a un’utenza fragile (molti sono bambini, affetti da patologie neurologie croniche degenerative)”.
“Nemmeno i servizi della prevenzione e ispezione dei luoghi di lavoro verranno risparmiati da questo taglio lineare sul personale della sanità regionale, saranno 30 i tecnici della prevenzione a mancare con conseguente grave riduzione delle attività di ispezione alle imprese. E’ evidente che la Regione non potrà mantenere la promessa di abbattere le liste di attesa per gli esami diagnostici e per le prestazioni della riabilitazione motoria e funzionale, fatta poche settimana fa, come appare ancor più evidente che si stiano ridimensionando il ruolo e le attività del Dipartimento della Prevenzione in tema di prevenzione sugli infortuni/ morti sul lavoro”, conclude Baldacci.

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