Ups, in agenzia indiretta di Livorno più salario e diritti ai lavoratori. La Filt Cgil: “Toscana apripista per equiparare trattamenti”

Più salario, clausola sociale, riduzione dell’orario di lavoro, buono pasto: Ups, per la prima volta in un’agenzia (la Loed di Livorno) saranno applicate le stesse condizioni dell’accordo presente nelle filiali dirette. Interessati in 42 tra corrieri e facchini. La Filt Cgil: “La Toscana fa da apripista all’uniformità di trattamento tra lavoratori all’interno delle agenzie indirette e i lavoratori della filiera diretta”

Grazie alla collaborazione della FILT CGIL di Livorno e la FILT CGIL Toscana, a favore di 42 dipendenti impiegati presso l’agenzia Ups di Livorno saranno applicate, per la prima volta in Italia, le stesse condizioni previste dall’accordo in vigore per tutti i lavoratori in appalto presso le filiali dirette della multinazionale. L’agenzia Ups in questione è la Loed, azienda operativa presso l’Interporto che ha in appalto il servizio di spedizione pacchi per conto di Ups di cui è filiale indiretta.
“L’accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi e rappresenta un risultato importante poiché prevede – tra le altre cose – l’aumento dell’indennità di trasferta, l’incremento salariale grazie ad un superminimo elargito come riconoscimento della professionalità acquisita e richiesta dagli standard UPS , l’applicazione della clausola sociale a tutela dell’occupazione e la riduzione dell’orario di lavoro con la maturazione di due ore di ROL aggiuntive, per ogni settimana nella quale ogni singolo lavoratore raggiungerà le 44 ore settimanali previste dall’accordo”, spiega Irene Avanzoni della FILT CGIL di Livorno, che ha seguito in prima persona la trattativa.
Il suddetto accordo prevede anche un avanzamento per quanto riguarda tutta la parte “handling” del cantiere, dove chi si occupa di facchinaggio avrà diritto – tra le altre cose – ad un buono pasto giornaliero.
Dopo la sigla dell’accordo, un coro di voci che esprimono soddisfazione per l’accaduto si è alzato da tutti i lavoratori presenti nei cantieri UPS presenti in Toscana e dai funzionari FILT CGIL che hanno seguito le trattative.
Le RSA presenti nel sito livornese esprimono la loro soddisfazione per l’accordo raggiunto dichiarando che “è stata una trattativa difficile, durata quasi due anni, ma che alla fine ha portato al risultato sperato”.
“Dopo mesi di trattativa finalmente anche in una filiale indiretta UPS si vanno ad uniformare le condizioni con gli altri lavoratori ‘brown’ presenti in Toscana”, dichiarano le RSA FILT CGIL presenti nei cantieri di filiera diretta di Firenze e Arezzo, dove questa parificazione di condizioni era già presente. “E’ un passo importante verso quell’uniformità di trattamento e tutele che solo l’internalizzazione delle attività potrà garantire in toto”, aggiunge Stefano Gorelli della FILT Cgil di Firenze che ha collaborato al buon esito dell’accordo. Si può dire che la Toscana sia la prima regione in cui le filiali dirette e indirette di Ups vedono applicare le stesse condizioni agli addetti.
Gabrio Guidotti, segretario generale della FILT CGIL Toscana, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti perché la Toscana fa da apripista all’uniformità di trattamento tra lavoratori e lavoratrici all’interno delle agenzie indirette e i lavoratori e le lavoratrici della filiera diretta in UPS”.

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