UNIVERSITA’: VORAGINE NEI CONTI A SIENA. SINDACATI, VIA I RESPONSABILI

Dura presa di posizione dei sindacati sulla vicenda dell’Universita’ di Siena su cui aleggia la voragine dei conti. Un buco che viene da lontano ed e’ stato portato alla luce dall’ attuale rettore Silvano Focardi, succeduto nel 2006 a Piero Tosi, che ha tenuto le redini dell’ateneo per oltre un decennio.La voragine, su cui indaga la procura di Siena, ha toccato un picco di 250 milioni, attualmente dovrebbe viaggiare intorno a 60-70 milioni, grazie alla vendita di alcuni immobili. Ma l’Ateneo, a causa dell’eccesso di personale, accumula un deficit strutturale di circa 25 milioni all’anno, nei fatti ha una autonomia finanziaria di 8-9 mesi, poi va sott’acqua. Sopravvive utilizzando in conto anticipazione il Fondo ordinario per l’anno successivo e con la vendita del patrimonio immobiliare.Cisal Universita’, Confsal Snals-Universita’ Cisapuni, RdBUSB, UGL Universita’, UIL-PA-URL, organizzatrici delle manifestazione dei dipendenti dell’ateneo che si e’ tenuta ieri a Siena, stigmatizzano e deprecano con forza la strumentalizzazione politica che tale manifestazione ha subito. La nota ricorda a Comune e Provincia di non aver mai avanzato la richiesta del decreto di nomina del nuovo rettore. Al momento dal Miur non e’ ancora arrivato il decreto di nomina del nuovo rettore, Angelo Riccaboni, successore di Focardi. Sulle elezioni del rettore e’ intervenuta la magistratura che ha sequestrato le schede elettorali.Peraltro, il Cda dell’Ateneo, ha dovuto soprassedere anche alla nomina del nuovo direttore amministrativo, Ines Fabbro, pensionata, scelta tra 49 candidati, di cui 48 in attivita’ lavorativa. Anche qui e’ intervenuta la magistratura che ha acquisito gli atti del concorso.Per risanare l’ateneo, i sindacati chiedono un progetto serio, chiaro, trasparente, condiviso di recupero della didattica, della ricerca e dell’amministrazione dell’Ateneo. Ma per fare questo sollevati dai loro incarichi tutti i responsabili di questo disastro che ha colpito l’Ateneo e, di conseguenza, la Citta’.Proprio ieri il Rettore Focardi aveva incontrato le organizzazioni sindacale e gli organi statutari dell’ateneo per relazionare sull’indagine del Ministero dell’Economia.Da quanto si apprende, tra le chicche dell’indagine, che ha coperto quasi un decennio, l’erogazione di 5 milioni di emolumenti non dovuti, problemi contabili sull’inventario e la mancanza, fino al 2009, persino di uno stato patrimoniale. asca

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