Universit : migliora tasso occupazione e salari dei laureati. Ancora lontani livelli precrisi
Migliorano il tasso di occupazione e le retribuzioni dei neolaureati: lo rivela il Rapporto AlmaLaurea presentato oggi all’Universit La Sapienza. Il tasso di occupazione pari, a un anno dal conseguimento del titolo, al 72,1% tra i laureati di primo livello e al 69,4% tra i laureati di secondo livello del 2017. Il confronto con le precedenti rilevazioni evidenzia un tendenziale miglioramento del tasso di occupazione che, rispetto al 2014 (anno in cui si sono osservati i primi segnali di miglioramento), risulta aumentato di 6,4 punti percentuali per i laureati di primo livello e di 4,2 punti per i laureati di secondo livello. Si tratta di segnali positivi che, fa notare il Rapporto, non sono ancora in grado di colmare la contrazione del tasso di occupazione che si avuta tra il 2008 e il 2014 (-17,1 punti percentuali per i primi; -15,1 punti per i secondi). La retribuzione mensile netta a un anno dal titolo nel 2018, in media, pari a 1.169 euro per i laureati di primo livello e 1.232 euro per i laureati di secondo livello. Rispetto all’indagine del 2014 le retribuzioni a un anno dal conseguimento del titolo figurano in aumento: +13,4% per i laureati di primo livello, +14,1% per quelli di secondo livello. L’aumento, tuttavia, non ancora in grado di colmare la significativa perdita retributiva registrata nel periodo pi difficile della crisi economica che ha colpito i neolaureati tra il 2008 e il 2014. Nel 2018, a un anno dal conseguimento del titolo, la forma contrattuale pi diffusa il lavoro non standard, prevalentemente alle dipendenze a tempo determinato, che riguarda oltre un terzo degli occupati. Nel 2018, a cinque anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione pari all’88,6% per i laureati di primo livello e all’85,5% per i laureati di secondo livello. Anche in questo caso i numeri sono in miglioramento ma lo studio evidenzia che si tratta di un mercato del lavoro ancora fragile. A cinque anni dalla laurea la retribuzione mensile netta pari a 1.418 euro per i laureati di primo livello e a 1.459 euro per i laureati di secondo livello, in aumento. Infine, a cinque anni dalla laurea lavora all’estero il 5,7% dei laureati di secondo livello di cittadinanza italiana. Tra questi, il 40,8% ha dichiarato di essersi trasferito all’estero per mancanza di opportunit di lavoro adeguate in Italia, cui si aggiunge un ulteriore 25,4% che dichiara di aver lasciato l’Italia avendo ricevuto un’offerta di lavoro interessante da parte di un’azienda che ha sede all’estero. (ANSA).