Unicredit. Ancora una ristrutturazione, con nuovi esuberi, 10mila non smentiti.

?Diciamo no a Piani Industriali e riorganizzazioni fatti sulla pelle dei lavoratori!?. Un no secco arriva dalle segreterie di coordinamento dei sindacati Fabi, First Cil, Fisac Cgil, Uilca, UniSin, a proposito del piano industriale fatto circolare in via ufficiosa da Unicredit. Le notizie diffuse da Bloomberg, riprese dal Sole24ore, n‚ confermate n‚ smentite, come si dice in gergo, il che significa ufficiosamente fatte circolare, lasciano credere che il piano sia gi… in fase avanzata di messa a punto e che quel numero, 10.000 lavoratori in meno, sia nelle intenzioni dell?amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier. A rendere ancora pi— grave la situazione il fatto che sono in corso le trattive per il rinnovo del contratto di lavoro.Cosa nasconde il nuovo piano? Utili miliardari, ulteriore crescita, impegni non mantenutiIn questo quadro pi— che legittima la domanda dei sindacati: cosa nasconde il nuovo piano? Parlano le organizzazioni dei lavoratori di ?Utili miliardari, ed in ulteriore crescita, cost-income migliore in Europa, cessione degli asset pi— redditizi. In cambio un Piano Industriale che sembra prevedere 10.000 posti di lavoro in meno. Tutto ? afferma la nota sindacale ? non Š accettabile, come gi… dichiarato dai Segretari Generali delle nostre Organizzazioni?. E fanno notare che l?ennesimo piano industriale che si consuma solo sulla pelle dei lavoratori, risulta essere altres insopportabile in una fase assai critica e delicata del rinnovo del Contratto Nazionale. I sindacati esprimono ?una ulteriore preoccupazione che deriva dal fatto che siamo entrati nel secondo semestre dell?anno e ci avviamo verso la conclusione di Transform 2019 che, ricordiamo, si era sovrapposto al precedente Piano a scadenza dicembre 2018 e fu presentato come momento di forte discontinuit… rispetto al passato?. Quello che Š certo Š che sono usciti, per esodo e pensionamento, migliaia di lavoratori: a fine 2019 saranno circa 12.000, complessivamente un taglio del 20% di personale. Una bella cura dimagrante, non c?Š che dire.I sindacati: ?Dove sono andati a finire gli interventi annunciati, gli investimenti previsti???Il risultato della riduzione dei costi, che poggiava essenzialmente sulla diminuzione del personale, Š indubbiamente stato centrato; ma che dire degli altri obiettivi di efficientamento che l?azienda si era data??. Il piano prevedeva forti investimenti (2,3 miliardi in IT), l?ottimizzazione di procedure e processi per il recupero di risorse e tempo, la semplificazione e la digitalizzazione, la rivisitazione dell?organizzazione del lavoro in una logica di complessivo miglioramento. Questi interventi avrebbero dovuto compensare, in termini di efficienza, la prevista fuoriuscita di personale. Si domandano i sindacati dove siano andati a finire gli interventi annunciati e ricordano che il ?tormentone dei nostri manager, a partire dall?amministratore delegato, era: fare di pi— e meglio con meno persone attraverso maggiore efficienza. Secondo le dichiarazioni rilasciate, tutto sarebbe stato previsto, programmato, sotto controllo. Nulla di tutto questo si Š realizzato?. In tutta sincerit…, affermano i sindacati, ?non possiamo dire di averci creduto pi— di tanto, perch‚ dopo molti piani e diverse riorganizzazioni, spesso gestiti con improvvisazione e caratterizzati da scelte emergenziali piuttosto che prospettiche, siamo diventati scettici. fonte jobsnews.it

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