Unicoop Tirreno, pacchetto 16 ore sciopero contro disdetta integrativo

 

La decisione di Unicoop Tirreno di disdire unilateralmente il contratto integrativo è inaccettabile: ancora una volta saranno i lavoratori a pagare, in termini di salario e di contrattazione acquisita. Per questo la Filcams-Cgil ha deciso di proclamare lo stato di agitazione e 16 ore di sciopero che verranno attuate a supporto della trattativa e in difesa del salario dei lavoratori.

La disdetta del contratto integrativo da parte di Unicoop Tirreno non ci ha colto minimamente di sorpresa: era chiaro da tempo che l’azienda avrebbe agito in questo modo. E’ apparso subito evidente che l’unico scopo di Unicoop Tirreno era quello di far saltare l’accordo.

L’atteggiamento recente dell’azienda è stato a dir poco squallido, ben distante da quei principi che dovrebbero regolare il mondo della cooperazione. Prima è stato presentato il bilancio ai soci al fine di farlo approvare senza contestazioni: il giorno dopo si è cercato di comprare i dipendenti con 200 euro in buoni pasto per il servizio fornito durante l’emergenza Covid-19 e contemporaneamente è stata pubblicamente annunciata la volontà di disdire il contratto integrativo.

La Filcams-Cgil è stata sempre al tavolo della trattativa in modo costruttivo, con le proprie proposte, e non si è mai nascosta, a differenza di quanto invece ha fatto l’azienda che ha sempre avuto come principale obiettivo la disdetta dell’integrativo aziendale. Tutto ciò avviene poco dopo la fine dell’emergenza Covid in cui tutti i lavoratori della Coop, con sacrificio, hanno dato il massimo. Noi resteremo da subito in attesa di continuare il confronto con l’azienda.  Le aziende non possono continuare a fare cassa sulle spalle dei lavoratori.
Pieralba Fraddanni, segretaria generale Filcams Cgil provincia Livorno

Il comunicato della Filcams Cgil Nazionale

UNICOOP TIRRENO – DISDETTA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA AZIENDALE

In data 29 giugno 2020 Unicoop Tirreno ha inviato alle organizzazioni sindacali la disdetta di tutti gli accordi integrativi vigenti a cominciare dal Contratto Integrativo Aziendale del 2006.
La disdetta è un atto annunciato, che come la stessa cooperativa ammette era nelle sue volontà fin dal
2017 e che in questi anni la Filcams CGIL ha evitato attraverso il confronto costruttivo. La strategia usata
in
questa ultima fase è stata quella di venire al tavolo con una proposta irricevibile per poter giustificare la disdetta appena inviata. Segnaliamo che il percorso ricostruito dalla cooperativa sulla lettera di disdetta è incompleto, pieno di inesattezze e in alcuni casi di bugie.
Ci auguriamo che a questo punto sia chiaro a tutti che la proposta della Filcams CGIL di prorogare
l’accordo di maggio 2017 avesse l’obiettivo di non consentire ai dirigenti della cooperativa di trovare scuse per disdettare, ci spiace che non sia stata sostenuta da tutti.
Riteniamo che sia stata un’ipocrisia quella di aver inviato la disdetta dopo aver terminato le assemblee dei soci per evitare problemi con la base sociale e al contempo annunciando un premio di 200 euro in buoni spesa da erogare ai lavoratori, gli stessi ai quali la stessa impresa vorrebbe togliere molto di più. Due squallidi tentativi di salvaguardare l’immagine della cooperativa.
A questo punto la risposta della Filcams CGIL è netta e riassunta nei seguenti punti su cui siamo pronti a
confrontarci con Fisascat CISL e UILTuCS per riprendere un percorso unitario:
Proclamazione dello stato di agitazione e annuncio fin da subito di 16 ore di sciopero che verranno attuate a supporto della trattativa e in difesa del salario dei lavoratori.
Richiesta alla cooperativa di presentare il dettaglio del bilancio del 2019. Chiediamo che la cooperativa specifichi a quanto ammonta il premio erogato al gruppo dirigente e alle figure apicali sul consuntivo del 2019.
Conferma della piattaforma unitaria presentata a Novembre del 2019, confermando la necessità di garantire il perimetro occupazionale e la retribuzione delle lavoratrici e dei lavoratori. Ribadendo la volontà di determinare equità tra i lavoratori dando a tutti lo stesso CIA e non togliendo salario a tutti come vorrebbero i dirigenti della cooperativa.
Da ultimo chiediamo che al primo incontro utile per la presentazione del bilancio e degli obiettivi della cooperativa siano presenti il direttore Generale Canova ed il presidente Lami.
Filcams Cgil Nazionale

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