Nessuno si oppone a una ristrutturazione, purch l?azienda sia pronta a discutere di forme di tutela dell?occupazione, sia diretta che dell?indotto, ci opporremo con tutte le nostre forze a un piano che non contiene n sviluppo n futuroAl via le assemblee sul territorio con i dipendenti di UniCoop Tirreno, dove i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di categoria hanno proclamato sciopero in seguito alla presentazione, da parte dei vertici, di un piano di tagli lacrime e sangue considerato irricevibile.?Sono soltanto i dipendenti a pagare il prezzo della ristrutturazione ? dice Pieralba Fraddanni, segretaria generale della Filcams CGIL di livorno ? e non possiamo permetterlo. Ci stato presentato un piano di tagli definito non trattabile, che per noi impossibile accettare sia nel merito che nel metodo?.481 esuberi equivalent full time, che quindi, considerato l?alto numero di part time, potrebbero trasformarsi in oltre 600 licenziamenti, 8 negozi in cessione e 16 le chiusure: ?La nostra provincia soffre una grave crisi occupazionale in entrambe le aree di crisi, Livorno e Piombino ? prosegue Fraddanni ? con la chiusura a Livorno della Coop di via Mastacchi, un negozio che impiega 13 persone con una grande valenza sociale per il quartiere, e a Piombino il bilancio ancora pi pesante, in quanto i nuovi vertici vogliono licenziare 160 persone della Sede di Vignale?.Con questi numeri, a cui si aggiungono 95 ulteriori licenziamenti in tutta la rete vendita territoriale, la situazione diventer insostenibile, perci Filcams, Fisascat e Uiltucs, inizieranno gi dal 20 gennaio (domani) le assemblee in tutti in negozi, in preparazione degli scioperi previsti nel prossimo periodo, un pacchetto di 8 ore che sar articolato secondo le indicazioni dei lavoratori ?Se il bilancio di UniCoop Tirreno stato segnato da forti perdite per troppo tempo ? sottolinea la segretaria Filcams ? la responsabilit non dei lavoratori e gli sprechi non sono da ricercarsi nel costo del lavoro, non possono essere quindi i soli dipendenti a pagare le conseguenze di una cattiva gestione della cooperativa?.I sindacati hanno inoltre chiesto incontri urgenti a tutti i sindaci del territorio, richiesta che, nei prossimi giorni, sar estesa anche a tutti i capi gruppo dei comuni della provincia ?Abbiamo unitariamente richiesto incontri urgenti a tutte le Istituzioni ? conclude Fraddanni ? chiederemo un tavolo di crisi in Regione e ci opporremo con tutte le nostre forze a un piano che non contiene n sviluppo n futuro. Nessuno si oppone a una ristrutturazione, purch l?azienda sia pronta a discutere di forme di tutela dell?occupazione, sia diretta che dell?indotto, e di un piano di ristrutturazione che sia realmente di prospettiva, nell?interesse della cooperativa, quindi dei soci che ne sono proprietari, dei lavoratori e del territorio tutto?
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