Unesco, Montecatini Terme patrimonio dell’umanità. E’ il nono sito toscano

Giuseppe Verdi ci passò le acque per 19 anni, Madonna invece non c’è mai stata ma nel 2018 fu testimonial di una linea di cosmetici a base delle sue preziose acque termali: Montecatini (Pistoia), la città delle terme più famosa della Toscana e forse anche d’Italia, annovera più celebrità tra i suoi frequentatori passati, tra artisti, aristocratici, nobili, italiani e non sol. E da oggi si fregia anche del titolo di patrimonio dell’umanità. Il via libera è arrivato dal Comitato del patrimonio mondiale riunito a Fuzhou, in Cina, che ha iscritto Montecatini nell’ambito di una candidatura transnazionale, ‘The Great Spas of Europe’ che riunisce 11 città termali di sette Stati europei. Tra queste Montecatini Terme è l’unica italiana. Un percorso avviato nel 2009 che oggi arriva a compimento. Fu l’arciduca Leopoldo I di Toscana – Pietro Leopoldo -, sul finire del ‘700 che iniziò a utilizzare frequentemente le sue sorgenti sulfuree, dando il via allo sviluppo della piccola città come una nuova destinazione termale. A cavallo fra l’Ottocento e il Novecento, la fama delle acque curative raggiunse l’apice. E nella prima metà del ‘900 furono realizzati la maggior parte degli edifici termali, alberghi e villini, casinò, teatri, chiese e case private. Tra i più importanti complessi sicuramente il più famoso, anche artisticamente, è quello delle Terme Tettuccio, con colonnato in stile neoclassico e le ceramiche di Cascella che sono pure finite sulla copertina del volume della candidatura delle ‘Great Spas of Europe’. “La Toscana arriva così a nove siti patrimonio dell’umanità. Montecatini si aggiunge ai centri storici di Firenze e Siena, a Pienza, San Gimignano, alla Valdorcia, ai giardini e alle ville medicee, a piazza del Duomo di Pisa e al parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Una nomina che arriva con la partecipata Terme di Montecatini in seria difficoltà  e che non interrompe il percorso di apertura ai privati.
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