UNA CGIL DECLINATA AL FUTURO – Contrattare di piu e meglio di come si e fatto finora

La CGIL Toscana negli anni ? cresciuta ma soprattutto ? cambiata.I 455.000 iscritti del 1979 sono oggi 509.240. Gli ultimi 10 anni sono stati i migliori, e nella crescita generale gli attivi sono risultati il 73% del nostro incremento. Ma dentro questi numeri tutto ? diverso da prima. Nel 1979 fatto 100 il totale degli iscritti, quelli del manifatturiero rappresentavano il 42%, oggi sono il 17,5%, allora la prima categoria era la FILTEA con 57.000 iscritti oggi ? la FILCAMS con oltre 40.000, le donne sono il 39.32%, gli immigrati il 7,44% i giovani il 18,79%. Tutto ci? mette in evidenza una straordinaria capacit? adattiva per la quale serve oggi un salto di qualit? capace di affermare un modello organizzativo che sappia continuare a cogliere per tempo la radicalit? e la velocit? dei cambiamenti. Per questo la centralit? del territorio, perch? ? l che prima e meglio si colgono le trasformazioni sociali ed economiche del Paese. Per questo, quella uscita dalla Conferenza di Organizzazione toscana, ? una CGIL che condivide e sostiene le ragioni del documento nazionale ed ? impegnata ad attuare scelte conseguenti. E’ il FARE” il nostro contributo alla Conferenza Nazionale. Una CGIL declinata al futuro che da verticale e radiale si struttura a rete per favorire lo scambio di competenze e conoscenze dove la parola d’ordine ? contrattare. Contrattare di pi? e meglio di come si ? fatto finora. Occorre tornare nei luoghi di lavoro per tutelare i diritti dei lavoratori, difendere ed estendere quelli delle donne, degli atipici, dei migranti. C’? bisogno di una nuova confederalit? ed ? il territorio il luogo centrale per l’esercizio della rappresentanza, dell’attivit? di tutela individuale e per una parte importante e decisiva della contrattazione a partire da quella sociale ma valorizzando ed estendendo le esperienze fatte sui temi dello sviluppo. Ci? presuppone una scelta di decentramento di risorse, di ruolo e di funzioni a tutti i livelli. Da ora al prossimo congresso circa un terzo del bilancio della Cgil Regionale prender? la strada dei territori. Saranno destinati allo sviluppo della contrattazione, alla formazione di delegati e di quadri e a progetti volti all’allargamento della rappresentanza. I fondi saranno erogati su progetti verificabili e non a pioggia. I problemi che abbiamo e quelli in arrivo non saranno affrontati nel chiuso dei rispettivi recinti, anche a noi serve fare sistema. Per questo saranno attivati 2 coordinamenti regionali per politiche di filiera e tre coordinamenti di Area Vasta giocando per una volta in anticipo rispetto a ci? che i bisogni della Toscana e la sua riorganizzazione istituzionale stanno per chiederci.”

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