Un giovane su 4 non lavora e non studia, siamo i pi— ‘fermi’ in Ue. In Toscana uno su cinque

In Italia un giovane su quattro non lavora e non studia. Con il 25,7% dei neet si classifica al primo posto nell’Europa a 28 a 10,9 punti di distanza dalla media Ue. Al secondo posto si posiziona la Grecia con il 24,1%, seguita dalla Bulgaria con il 22,2%. Al lato opposto della graduatoria ci sono i Paesi Bassi dove solo il 6,7% delle persone tra 15 e 29 anni Š fuori dal mondo dello studio e del lavoro. I dati relativi al 2015 sono contenuti nelle tabelle pubblicate dall’Istat nel dossier ‘Noi Italia, 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo’, ed elaborati dall’AdnKronos.Nel Belpaese la quota di ragazze che non appartiene a nessuno dei due mondi Š del 27,1% contro una media europea del 16,7%, con una differenza di 10,4 punti percentuali. Mentre i ragazzi sono il 24,1% contro una media europea del 13%, con una differenza di 11,1 punti percentuali.Esaminando i dati divisi per regioni emerge che in Sicilia il numero di neet sale al 39,5% dei giovani tra 15 e 29 anni; al secondo posto la Sicilia con il 36,2% e al terzo la Calabria con il 35,8%. Sono del sud anche le successive quattro regioni: Puglia (34,1%), Sardegna (32%), Basilicata (31,8%) e Molise (29,2). Bisogna scendere fino all’ottava posizione per trovare la prima regione che non fa parte del mezzogiorno: Š il Lazio con il 23,3%. La percentuale minore di neet Š nel Trentino-Alto Adige con il 13,1%.Tornando ai dati Ue, sopra la media si posizionano 10 paesi che sono, dopo Italia, Grecia e Bulgaria: Romania (20,9%), Croazia (20,1%), Spagna (19,4%), Cipro (18,5%), Slovacchia (17,2%), Irlanda (16,8%), Ungheria (15,1%). Gli altri 18 paesi si posizionano, invece, sotto la media Ue e sono: Francia (14,7%), Polonia (14,6%), Belgio (14,4%), Lettonia (13,8%), Portogallo (13,2%), Regno Unito (12,7%), Estonia (12,5%), Finlandia (12,4%), Slovenia (12,3%), Lituania (11,8%), Repubblica Ceca (11,8%), Malta (11,4%), Austria (8,7%), Germania (8,5%), Danimarca (87,7%), Lussemburgo (7,6%), Svezia (7,4%), Paesi Bassi (6,7%).Nella tabella che segue vengono riportate le percentuali relative ai giovani italiani, tra 15 e 29 anni, che non lavorano e non studiano, divisi per regioni.Regioni…………………….neet %Sicilia……………………….39,5Campania………………….36,2Calabria…………………….35,8Puglia……………………….34,1Sardegna…………………..32Basilicata…………………..31,8Molise……………………….29,2Lazio…………………………23,3Abruzzo……………………..22,9Piemonte…………………….22,5Liguria………………………..21,1Marche……………………….20,2Toscana……………………..19,7V. d’Aosta…………………..19,1Umbria……………………….18,9Emilia-Romagna……………18,9Lombardia……………………18,3Veneto………………………..18,2Friuli-Venezia Giulia………..17,1Trentino-Alto Adige………..13,1Italia…………………………..25,7 (Adnkronos)Sud Italia, insoddisfatto 1 giovane su 3I giovani del Sud Italia sono pi— insoddisfatti dei coetanei al Nord, ma allo stesso tempo sono molto dinamici e orientati a mettersi in gioco e a favorire un cambiamento positivo del proprio destino. Infatti, se da un lato la soddisfazione generale nei confronti della propria vita Š nettamente inferiore ai giovani del Nord (36,8% di insoddisfatti al Sud rispetto al 26% del Centro-Nord), cos come nel lavoro (33,3% di risposte negative contro circa il 20% del resto della penisola), i giovani del Sud sono quelli pi— dinamici a cogliere le nuove opportunit… lavorative. Sono alcuni aspetti che emergono dal Rapporto Giovani 2017 dell’Istituto Toniolo realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo su un campione di oltre 9.000 giovani tra i 18 e i 32 anni.I dati li mostrano i giovani del Sud pi— propensi ad accettare nuove proposte di lavoro (il 36,7% le accetterebbe immediatamente, contro il 26% circa del Nord), anche se tali proposte richiedessero un trasferimento dalla terra di origine: solo il 61,8% dei giovani del sud considera importante la distanza da casa nell’accettare una proposta contro l’80,5% dei coetanei del Nord e il 74,8% di quelli del Centro.Inoltre, il mondo giovanile del Sud appare dinamico e aperto alle nuove tecnologie della comunicazione: stupisce, ma non troppo, una maggiore fiducia nei social media (39,1% di risposte positive contro il 34,4% del Nord e il 33,4% del Centro).Un ritratto delle nuove generazioni del Sud – spiega Emiliano Sironi, ricercatore in Demografia e Statistica sociale, Facolt… di Economia, Universit… Cattolica del Sacro Cuore – sospese fra tradizione e spinta al cambiamento. Queste sembrano essere le parole chiave per tracciare un identikit dei giovani meridionali. (Adnkronos)ÿ

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